Panziera stellare a Riccione: “Non mi aspettavo di tornare più forte di prima dopo il Covid”

Il biglietto per Tokyo se l’era guadagnato già da un anno e mezzo, però Margherita Panziera ha voluto lanciare un segnale al resto del mondo dagli Assoluti UnipolSai. Quattro vasche perfette per migliorare il proprio primato italiano nei 200 dorso, realizzato due anni orsono sempre allo Stadio del Nuoto di Riccione: 2’05”56 (contro il 2’05”72 del 6 aprile 2019) e secondo tempo internazionale del 2021 dopo il 2’04”46 dell’australiana Kaylee McKeown.

Non me l’aspettavo per niente perché, d’accordo con il mio allenatore, sono arrivata a questi Assoluti un po’ più carica rispetto ai miei compagni avendo già ottenuto la qualificazione. In acqua mi sentivo bene, ma non avevo proprio idea di fare questo tempo, pensavo di fare un secondo in più sinceramente. Quindi sono molto soddisfatta del lavoro che sto facendo, perché è stato davvero faticoso riprendere e sono felice di aver ritrovato uno standard anche migliore rispetto a prima di fare il Covid».

E il cambiamento a causa della malattia dello scorso novembre è stato anche fisico, con un forte dimagrimento, a cui la venticinquenne delle Fiamme Oro e del Circolo Canottieri Aniene risponde con un sorriso:

Quanto peso? Non si può dire! Scherzi a parte, adesso sono 63. Mi sento un po’ meno muscolosa, per cui comunque in questi mesi proverò a lavorare su questo punto di vista perché più muscoli significa più peso, ma anche più forza in acqua: dovrò trovare il giusto equilibrio, però questo tempo mi dà tanta sicurezza. Posso migliorare ancora tanto in partenza, nelle virate e in tanti piccoli dettagli.

Intanto però, si gode una prestazione superlativa che ha fatto spellare le mani ai pochi fortunati presenti sugli spalti e che fa sognare i tifosi azzurri in vista dell’Olimpiade dell’estate prossima:

Le sensazioni in acqua erano buone, non sono esplosa, devo continuare su questo lavoro a testa bassa. Rispetto al 2019 sono quattro chili di meno, non so se sia quello il segreto. In più, ho trovato maggiore tranquillità anche fuori dalla vasca grazie al mio ragazzo Alessandro, che mi ha dato una grande serenità nel quotidiano, perché siamo compagni di allenamento e se uno dei sta più giù, l’altro lo sprona e viceversa.

A condurla da qui alla seconda avventura a cinque cerchi dopo quella di Rio 2016 c’è il suo tecnico Gianluca Belfiore:

Sono piacevolmente sorpreso perché stavamo già lavorando verso Tokyo, soprattutto dopo lo stop per il Covid. C’erano alcune situazioni da recuperare anche sotto il profilo fisico, perché Margherita è andata sotto peso, però vuol dire che stiamo lavorando bene e la strada è quella giusta. Ci siamo adattati a questa nuova corporatura, ma se lei si sente bene e le analisi sono a posto, vuol dire che va bene così. Adesso ci prepariamo per gli Europei, poi faremo un collegiale in altura di preparazione per l’Olimpiade.

 

Gianluca Belfiore
Acquaniene, Roma 12/06/2013
Foto squadra A Aniene
Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto

 

E le avversarie devono cominciare a temerla, visti i riscontri cronometrici. Belfiore la pensa così:

La sua sicurezza viene dalla serenità nell’affrontare le gare. A livello italiano l’ha raggiunta, ora mi auguro che tutto quello che ha passato con le passate manifestazioni in giro per il mondo possa darle la stessa serenità anche in campo internazionale. Per la medaglia olimpica secondo me bisognerà scendere sicuramente sotto i 2’05”

 

Foto © Andrea Staccioli Deepbluemedia

Matteo Rivolta: "È una scelta coraggiosa, dolorosa ma necessaria, nel rispetto mio e di chi con me ha lavorato, sofferto, sognato."

Matteo Rivolta: “È una scelta coraggiosa...

Essere atleta è sicuramente difficile: l'allenamento, la prestazione, accettare la sconfitta e in caso di vittoria il peso di doversi ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative