Coach Jacco Verhaeren DT della Francia per il triennio olimpico che porterà a Parigi 2024. “Ambition Bleue”

Il tecnico olandese Jacco Verhaeren (52) sarà alla guida del nuoto francese dal prossimo mese di settembre per condurla fino ai Giochi Olimpici di Parigi del 2024.  Dopo aver allenato alcuni dei migliori nuotatori olandesi, atleti del calibro dei Campioni olimpici Pieter van den Hoogenband, Inge de Bruijn e Ranomi Kromowidjojo (nella foto sopra), ha preso la guida del nuoto australiano nel 2012 per dimettersi nel settembre 2020 per motivi personali, in seguito ha collaborato per qualche mese con la federnuoto tedesca (DSV). Il prossimo appuntamento per il nuoto francese saranno le selezione olimpiche in programma dal 15 al 20 giugno a Chartres.

La scelta del tecnico olandese rientra del progetto nazionale “Ambition Bleue” voluto dall’Agenzia Nazionale dello Sport per riformare lo sport di alto livello della Francia con l’obiettivo di portare il Paese nelle prime 5 nazioni ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Il modello sportivo francese negli anni sessanta risultava piuttosto innovativo, da allora è stato rivisitato in più occasioni, ma mai veramente riformato, mostrando i suoi limiti negli ultimi due decenni con risultati non soddisfacenti alle Olimpiadi, secondo i vertici dell’Agenzia dello Sport la Francia è rimasta troppo indietro rispetto alla concorrenza straniera che ha saputo innovarsi ed evolversi.

Questa alcuni dichiarazioni di Jacco Verhaeren in merito al nuovo incarico.

Scoprire nuove culture e lavorare con persone diverse mi ha sempre motivato, ancor di più dalla mia esperienza australiana (2013-2020). Negli ultimi sei mesi ho anche avuto la possibilità di collaborare con la Federazione Tedesca di Nuoto. Mi ha dato un’altra prospettiva su metodi di cui non sapevo nulla. L’esperienza che mi aspetta in Francia fa parte di questo processo. È anche un enorme privilegio lavorare in un paese che ospiterà i Giochi nel 2024. Queste opportunità sono molto rare quando si lavora in uno sport olimpico. Questo è qualcosa che voglio abbracciare. Certo, ci saranno senza dubbio pressioni, aspettative e sfide, ma questo è il fascino delle prestazioni super elevate.

Penso che sia importante avere una mente aperta e ascoltare cosa hanno da dirmi allenatori, atleti e nuotatori sulla loro squadra e sul loro sistema. Successivamente sarà il momento di apportare modifiche, se necessario. Alla fine, non dimentico che è la loro squadra, il loro sogno e la loro carriera. Io sarò lì solo per accompagnarli!

Oltre alle medaglie e alle grandi prestazioni ottenute dai nuotatori francesi nelle maggiori competizioni internazionali, ho tutto da scoprire. Un intero universo, una cultura, modi di fare le cose… sarà tutto nuovo! Tuttavia, conosco la qualità degli allenatori francesi. Le prestazioni dei loro nuotatori sono lì a testimoniarlo. So che questo requisito è presente in tutti i club.

In passato ho avuto modo di incontrare tecnici francesi in occasione di competizioni internazionali. Alcuni nuotatori olandesi hanno anche nuotato nei club francesi, il che mi ha permesso di entrare in contatto con gli allenatori francesi.

Starò a Eindhoven (Paesi Bassi) e viaggerò ogni volta che sarà necessario. La maggior parte delle città francesi sono più vicine a Eindhoven di quelle dove dovevo andare per seguire i nuotatori o incontrare gli allenatori quando vivevo in Australia (sorride)…

Una parte essenziale del mio lavoro consisterà nel vedere atleti, interagire con gli allenatori e incontrare i nuotato nuoto in tutta la Francia. Potremo ovviamente organizzare incontri online, ma per un buon coinvolgimento è importante vedere dove e come si svolgono gli allenamenti.

Penso che lo sport in generale, il nuoto in particolare, e l’alto livello siano universali. Mi sono reso conto di avere molto più cose in comune che differenze con le persone con cui ho lavorato in Olanda, in Australia e più recentemente in Germania. Per loro e per me la sfida è quotidiana e l’impegno è totale! Detto questo, nessun allenatore o atleta lavora allo stesso modo. Quindi, invece di confrontare le nazioni, cerco di affrontare le esigenze individuali e ciò di cui la squadra ha bisogno per avere successo.

Nei miei 30 anni di nuoto ho imparato che ci sono ostacoli previsti e altri imprevisti. L’importante non sono gli ostacoli che ci ostacoleranno – tutti li incontrano – ma come li supereremo insieme!

Jacco Verharen e il Presidente Paolo Barelli in occasione dell’Energy For Swim svolta a Roma nell’agosto del 2017. Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto

 

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