Ostia, dieci anni dopo: i ricordi del Moro

2009: l’anno dei Mondiali di Roma, l’anno di Castagnetti e dell’attivazione del Centro Federale di Ostia. Due anni dopo arrivò Stefano Morini, oggi il terzo allenatore italiano campione olimpico, insieme a Siniscalco e all’amico Alberto. È il regno del mezzofondo, è la sede di allenamento di campioni del calibro di Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri. 
“Devo ringraziare la Federazione, che mi ha scelto come responsabile, dandomi la possibilità di lavorare in un impianto di grande valore, ben strutturato e con atleti di talento” , dice il Moro. Sono così tanti i ricordi di questi anni passati sul lungo mare di Ostia, che è impossibile sceglierne uno: “ogni stagione è diversa, ogni traguardo è un nuovo punto di partenza. Io dimentico tutto ciò che è stato fatto al termine di ogni anno e riparto sempre per una nuova avventura. I  ragazzi crescono ed è difficile riconfermarsi, mantendosi al top della forma“. Forse è questo il segreto delle sue grandi imprese: il non adagiarsi mai, il ricominciare sempre da capo. Il Moro ha creato un gruppo affiatato e  vincente, che macina chilometri su chilometri. Ha fatto vivere grandi emozioni al pubblico italiano, basti pensare alle medaglie dell’ultima spedizione olimpica: portano tutte la sue firma.
La scorsa stagione è stata difficile per una delle sue punte di diamante, Gabriele Detti. L’azzurro, dopo aver brillato a Rio de Janeiro con un bronzo nei 400 metri e conquistato il trono mondiale degli 800 a Budapest, ha dovuto rallentare la corsa e saltare l’Europeo di Glasgow per un problema alla spalla. Alt, nessun allarme, oramai è solo un lontano ricordo: lo scorso dicembre era già sul terzo gradino del podio, ad Hangzou, in occasione del mondiale di vasca corta. Oggi, il livornese sta lavorando anche in ottica 4×200, un valore aggiunto per la staffetta azzurra: “diciamo che bisognerà innanzitutto centrare la finale e solo successivamente si valuterà se inserire Gabriele o meno. Si deciderà anche in base alla sua condizione dopo le gare individuali, i 400 e gli 800. Tuttavia le prospettive di finale ci sono”.  
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