England first/4

Nel 1883 a Londra, nacque una bega bestiale nel movimento degli Amateurs, i puristi del nuoto, che ritenevano degradante gareggiare per qualcosa che non fosse il solo gusto di farlo (niente premi). La questione su cui si litigava era lo status di dilettante di Tom Cairns, il vincitore del titolo nazionale delle 220 yard, un vero talento, che di mestiere faceva l’assistente bagnanti.
Gli oltranzisti non volevano considerarlo un dilettante perché in qualche modo poteva considerarsi avvantaggiato dal suo lavoro, rispetto agli altri che facevano altre cose. Così sull’indecisione di squalificare l’atleta, sei club tra cui Illex e Otter Swimming Club, in difesa del dilettantismo, diedero vita ad una nuova associazione, l’Amateur Swimming Union (ASU).
Dopo tre anni in cui le due federazioni fecero propri campionati separati, con tanto di assegnazione di titoli distinti di Campione degli Amateur, la pace ritornò con la fondazione di una nuova associazione comune, l’Amateur Swimming Association (ASA) la più importante associazione dilettantistica del pianeta.
Dimenticavo di dire che la ragione fu data completamente agli estremisti.

Il 7 Gennaio 1869 nacque a Londra la Metropolitan Swimming Association, prima federazione di nuoto, sorta per stabilire regole comuni nelle competizioni. Lo statuto federale prevedeva la possibilità di gare tra amateurs e professionisti, con il patto che ogni somma acquisita dagli Amateurs fosse devoluta al proprio club. La prima gara federale si svolse il 21 Agosto nel Tamigi, sulla distanza del miglio. A vincere, con stile “non bello ma efficace”, fu un certo signor Tom Morris, che ci mise 27 minuti primi e 18 secondi. Arrivò davanti ai signori Parker e Cole e si aggiudicò una Coppa d’argento del valore di 30 ghinee.

Nel 1870 per ricordare la leggendaria fuga per mare di Giovanni Maria Salati, il soldato italiano dell’esercito napoleonico fatto prigioniero a Waterloo che nel 1817 era fuggito a nuoto dall’Inghilterra, il quotidiano inglese “Daily Sketch” istituì un premio di mille sterline per l’uomo che avrebbe ripetuto l’impresa di attraversare la Manica a nuoto.
Questa iniziativa creò il clima d’attesa che avrebbe prodotto il mito necessario all’impresa che cinque anni dopo avrebbe portato alla fama mondiale il capitano Matthew Webb. Nell’illustrazione l’arrivo nel porto di Calais del capitano Webb nel 1875.

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