Benedetta Pilato: comunicato del CC Aniene

Dopo due giorni di rumors e speculazioni più o meno scomposte arriva finalmente una nota ufficiale della nuova società di Benedetta Pilato, a firma del DS Gianni Nagni:

In accordo con la famiglia e con il suo tecnico Vito D’Onghia, anche vista la concessione del nulla osta da parte della società pugliese FIMCO Sport, la Sezione Nuoto del Circolo Canottieri Aniene è lieta di annunciare il tesseramento, a partire dalla nuova stagione agonistica 2019-20, della giovane nuotatrice tarantina argento ai Mondiali in Corea nei 50 rana Benedetta Pilato.

Il Circolo Canottieri Aniene, fondato nel 1892, forte della sua tradizione centenaria e della sua ampia esperienza nella gestione di atleti di alto livello, metterà a disposizione della ragazza quanto più necessario ai fini di una sana crescita sportiva nel rispetto dei regolamenti federali e del fair play.

Così come già succede da anni con le portacolori dell’Aniene, quali la nuotatrice italiana per eccellenza Federica Pellegrini, passando per la giovane campionessa mondiale Simona Quadarella, per la campionessa europea Margherita Panziera, oltreché per la pugliese Elena Di Liddo, tesserata per l’Aniene da oltre 10 anni, bronzo agli Europei e finalista ai recenti campionati Mondiali, verrà strutturato un percorso su misura anche per Benedetta, che non solo la accompagni, sotto un profilo tecnico, nella gestione del suo talento agonistico-sportivo, ma che possa supportare lei e la sua famiglia, anche sotto un profilo psicologico, nella gestione della carriera scolastica di pari passo con quella sportiva.

Infatti, le suindicate campionesse hanno caratteristiche ed attitudini tanto diverse fra loro da farle risultare delle atlete uniche nel loro genere. Ed è proprio alla luce di tali considerazioni che l’esperienza pluridecennale dell’Aniene nella gestione di atleti di così alto livello conferisce alla presente società un’indiscussa leadership nella disciplina sportiva del nuoto italiano.

Ovviamente, in considerazione della giovane età di Benedetta, tale percorso non può prescindere da Taranto e soprattutto dal suo meritevole e capace allenatore Vito D’Onghia, fermi restando gli importanti momenti di confronto durante le competizioni e/o gli allenamenti collegiali con quelle che saranno le sue future ed esperte compagne di squadra.

Abbiamo sentito parlare di una possibile e futura apertura di un Centro Federale di Nuoto nella città di Taranto? Ci auguriamo che tutto questo possa avvenire quanto prima, dotando la città di una piscina olimpica di 50 metri e che, visti i risultati ottenuti, possa esserne affidata la Direzione Tecnica all’allenatore di Benedetta, Vito D’Onghia.

Si precisa, infine, che tale percorso tecnico-sportivo sarà programmato e svolto in accordo con la famiglia di Benedetta, con il suo allenatore e – come avviene per tutti gli altri atleti di interesse nazionale del nostro club – con la Direzione Tecnica della Federazione Italiana Nuoto. Tali sinergie saranno fondamentali ai fini del raggiungimento di importanti traguardi che rendano Benedetta Pilato scevra di eventuali strumentalizzazioni di interessi politici che possano peccare di provincialismo, in considerazione del fatto che l’atleta rappresenta un indiscusso patrimonio dell’intera Nazione.

Nel frattempo, Vito D’Onghia ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni a Stefano Arcobelli della Gazzetta dello Sport: “Comincia, anzi continua la nostra storia: Benny e io restiamo tarantini e orgogliosi: continueremo a lavorare qui, c’è un’appartenenza e identità territoriale indiscutibili. Il progetto dell’Aniene ci ha convinti: attorno a lei ci saranno le condizioni ideali, lei manterrà la sua quotidianità, i suoi ritmi e la sua scuola sua. Insomma è solo un’occasione e per noi non cambia nulla, anzi quasi si rafforza indipendentemente dal nome della squadra. Da Pulsano ci avviciniamo a Taranto, la piscina è vicina alla scuola. E’ stata una decisione presa di comune accordo, non una forzatura dell’Aniene, stiamo seguendo l’esempio della Di Liddo che si allena a casa con il suo tecnico. Il percorso di De Tullio è stato inverso”. Dai 50 ai 100, cosa cambia? “Continueremo a lavorare sui 100, che è un obiettivo far bene, ma non dev’essere un’ossessione la corsa olimpica: se verranno fuori bene saremo solo contentissimi. Di tempo ne avremo per pensare ai Giochi da adesso a Los Angeles 2028…”

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