“A Pistoia serve una piscina degna di questo nome”

Giulia gabbrielleschi

La società Nuotatori Pistoiesi (nella foto l’atleta della società toscana Giulia Gabbrielleschi) ha rilasciato un lungo comunicato stampa, nel quale si legge tra l’altro:

Il nuoto è l’unico sport a non poter fare gareggiare i suoi atleti a nessun livello di fronte ai propri concittadini. Avevamo pensato di astenerci dall’intervenire nel recente dibattito sulla situazione degli impianti sportivi perché più volte abbiamo espresso il nostro pensiero e pensavamo che o da una parte o dall’altra sarebbe emersa la questione delle piscine. Purtroppo dobbiamo riscontrare una assoluta mancanza di attenzione, da parte dei giornali e nelle risposte degli amministratori, al riguardo.

Siamo all’inizio della stagione che culminerà con le Olimpiadi di Tokyo, obiettivo che se pur difficilissimo da raggiungere, rientra nella nostra attenzione e programmazione. A causa di lavori alla piscina Boario che secondo gli accordi presi dovevano essere svolti in agosto e invece hanno preso il via a settembre inoltrato la nostra attività è iniziata con grave ritardo e pregiudizio sui risultati. Nonostante ciò siamo grati al Comune e per l’assunzione di decisioni che ci hanno consentito fino ad oggi e che speriamo ci consentano ancora di svolgere, per quanto in ristrettezze logistiche ed economiche, la nostra attività. Quello che invece ci allarma non poco è la mancanza di azioni rivolte al futuro.

Per spiegarci meglio intendiamo parlare della improcrastinabile necessità di costruire finalmente anche a Pistoia una piscina degna di questo nome. La piscina Boario resta, nonostante i lavori, un impianto obsoleto e a rischio di problematiche tecniche non risolvibili che ne potrebbero a breve decretare la chiusura. Nè ci conforta la notizia che probabilmente, nel giro di qualche anno la piscina Fedi, di proprietà della Provincia verrà forse ristrutturata. Abbiamo visto il progetto e constatato che la sua vocazione verrà ulteriormente indirizzata verso un uso prettamente scolastico. Ci prendiamo noi dunque l’onere di farci portavoce, in quanto tra i primi ad essere interessati, ma sicuramente solo come piccola parte dei futuri utenti, per richiamare l’attenzione dell’amministrazione e dei cittadini su la necessità di risolvere una volta per tutte questo problema.

Nel 1969 era stato redatto un progetto di vasca da 25m al chiuso più due vasche all’aperto, una da 50m e una da 25m. Quindi già 50 anni fa era sentita la necessità, nonostante l’apertura delle piscine Fedi e Boario nello stesso periodo, di dotare la città di un parco natatorio invernale ed estivo, che diventasse un centro di aggregazione sportiva e sociale per i cittadini pistoiesi, e che fosse il lido balneare di tutti in una città come la nostra che non ha il mare né fiumi o laghi balneabili. Se le amministrazioni precedenti, dal 1969 in poi, non hanno più fatto nessun atto per la costruzione di un impianto natatorio crediamo che sia arrivato il momento delle decisioni improcrastinabili.

La Federazione Italiana Nuoto ha dato la sua disponibilità a regalare alla città un progetto, dal preliminare al definitivo, ma c’è l’assoluto bisogno di sapere dove immaginarlo questo progetto perché possa essere stilato. Solo su un progetto è possibile chiedere le coperture economiche pubbliche e private, accedere a mutui e finanziamenti regionali, statali, europei. Questa è quindi una priorità assoluta. Abbiamo più volte fatto presente che i nostri atleti hanno gareggiato in tutto il mondo ma mai a Pistoia. Il nuoto a Pistoia è l’unico sport che non ha cittadinanza. L’unico a non poter fare gareggiare i propri atleti a nessun livello di fronte ai propri concittadini e non vogliamo essere presuntuosi ma ci teniamo a ricordare di aver avuto e di avere tutt’ora atleti di livello mondiale, che sono seguiti con interesse affetto e simpatia da molti pistoiesi e di sentirci frustrati dal dovere sempre e comunque gareggiare in trasferta ma più ancora dal non poter continuare come da tradizione a forgiare atleti di ogni livello, compreso il più alto, a causa della mancanza di spazi per la scuola nuoto e di situazioni di allenamento adeguate.

Come abbiamo ricordato in apertura di questo intervento riteniamo di rappresentare però non solo i “nostri” interessi ma quelli di tutti i cittadini che da anni aspettano di poter avere un centro natatorio dove fare sport, riabilitazione, attività per disabili, gestanti, anziani oltre che scuola nuoto per bambini e adulti e nuoto libero per tutti al chiuso e in estate all’aria aperta, sotto il sole, come avviene in tutte le città anche molto più piccole della nostra. Pistoia è il fanalino di coda in Italia per gli impianti natatori, è l’ora che gli amministratori diano una risposta alla richiesta che viene da tutta la città con fatti concreti, e in primis decidendo come e dove farla in modo che la FIN possa segnare il primo passo, con un progetto, per dare il via alla realizzazione di una piscina che ci traghetti nel futuro. Non chiediamo un dibattito. Se ne è fin troppo discusso. Chiediamo decisioni chiare e concrete e soprattutto veloci che rendano a noi e a tutti i cittadini la speranza in un futuro sportivo migliore.

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