La famiglia Weissmuller

L’arrivo.

Giunta in America la famiglia Weissmuller si stabilì a Windber, in Pennsylvania, sperando nell’aiuto di alcuni parenti. In un primo tempo le cose sembravano promettere bene. C’era lavoro nelle miniere di carbone e Petrus era un uomo forte. Elisabeth  qualcosa da fare l’avrebbe trovato. Inizialmente Petrus Weissmuller ce la mise tutta. Non voleva restare  minatore a vita e s’ammazzò di straordinari per mettere insieme i soldi per aprire una birreria a Chicago. Un suo sogno.

Nasce Peter.

Nel 1905 nacque un fratellino per Janos, che fu chiamato Petrus, come il padre. Era il primo Weissmuller nato in America e quindi anche il primo cittadino degli Stati Uniti della famiglia. Naturalmente in poco tempo divenne Peter e il primogenito John. Petrus senior aprì finalmente la sua birreria e la famiglia lo seguì. A Chicago Elisabeth trovò lavoro come cuoca presso la Turn-Verein Society. Era una società sportiva, quelle specie di corporazioni che erano quel tipo di organizzazioni in Germania, con tanto di squadra di ginnastica, scherma, banda musicale e attività sociali. Roba bella, insomma. Per i Weissmuller un’ottima opportunità. In ogni evento si mangiava ed Elisabeth era una cuoca meravigliosa. Per questo fu subito stimatissima.

il crollo della famiglia

Ma Petrus non aveva la stoffa per tenere. Cominciò presto a sperperare i soldi guadagnati. Molti andarono via in grandi bevute. Quando fallì definitivamente Elizabeth ripagò tutti i suoi debiti. Petrus, però non gliene fu mai grato. Non gli  perdonava il fatto che lei ce la faceva e lui no. Cominciò ad essere sempre più violento. Quando tornava a casa ubriaco, arrabbiato, depresso, gridava e alzava le mani. In quel momento Johnny aveva solo 10 anni. Troppo pochi per saper cosa fare o per fare da argine. Nessuno poteva ascoltarlo. Spesso scappava di casa, anche per tutta la notte, così non sentiva quello che succedeva. Dormiva sotto la ferrovia sopraelevata di Cleveland Avenue, coprendosi di giornali. Al mattino quando tornava a casa lo aspettava la sua dote giornaliera di botte e di maledizioni.

Divorzio.

Non poteva andare avanti così. Petrus abbandonò la famiglia nel 1916 ed Elisabeth, da brava cattolica, raccontò in giro che il marito aveva preso la tubercolosi in miniera, e doveva curarsi. Dopo due anni disse che il marito era morto, un modo semplice per farlo riposare in pace. Un po’  teneva alle apparenze, a mantenere un buon nome, un po’ cercava forse quel minimo di giustificazione che una brava moglie deve dare comunque al marito. La sua storia in ogni modo fu  creduta. Tanto che la si trova nella maggior parte delle “biografie” di Johnny. In realtà il 20 febbraio 1925 i due avevano divorziato ed era stata lei a chiederlo. Motivi: estrema e ripetuta crudeltà e minacce di morte.

Una nuova vita.

Inizialmente Petrus tormentò periodicamente Elisabeth, poi sparì dalla circolazione. Lei si assunse tutta la  responsabilità della famiglia. Così poteva finalmente riprendere un vita normale. Niente fu però mai più come era stato agli inizi. Il quotidiano per loro non sarebbe mai stato facile.

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