Fabio Scozzoli: allenatore? Si,in futuro. Ho ancora tanto da dare al nuoto

Se c’è una certezza per la rana azzurra maschile, questa si chiama Fabio Scozzoli. Il campione trentunenne dell’Imolanuoto, fresco di medaglia di bronzo ai Campionati europei in vasca corta di Glasgow, si affaccia alla stagione olimpica al massimo della motivazione e della concentrazione. Testa bassa e allenamenti duri per arrivare al top alla manifestazione a cinque cerchi; in fondo c’è ancora una questione in sospeso che porta il nome di Londra 2012. Lui stesso non vuole dimenticarla, e la porta sempre con sè, incisa sul suo petto. Un motivo in più per dare tutto, per non mollare mai, nemmeno quando ad ostacolare la carriera ci pensano gli infortuni, come quello del 2013. Ma non è bastato per fermare un campione del calibro di Fabio Scozzoli, che con tanta pazienza, forza mentale e lavoro costante è tornato nel mondo dei grandi, laureandosi campione europeo nel 2017 a Copenaghen. Il ritiro? Ancora lontano. Vuole nuotare, e lo farà finchè sarà motivato, ma se un occhio guarda fisso verso Tokyo, l’altro lo rivolge al futuro e ad una carriera da allenatore:

Ho sempre pensato di volere rimanere in questo ambiente anche dopo l’agonismo.  Il nuoto è il mio sport, quello che mi piace molto, quello al quale ho dedicato la mia vita. Ho maturato molte esperienze, sono stato all’estero e ho arricchito il mio bagaglio tecnico, culturale e sportivo. Quest’anno sarà ancora full immersion nell’allenamento, ma vorrei iniziare a darmi da fare anche nella formazione pur continuando la mia carriera da atleta. Al momento, non penso proprio di smettere, nuoterò finché sarò motivato e a oggi lo sono al massimo, ma nel frattempo ho un occhio rivolto al futuro”

Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto