Le prime vittorie di Johnny

La prima volta.

Nel primo anno di attività, il 1921, Johnny Weissmuller  imparò a vincere. La prima volta in cui toccò davanti fu in una gara sulle 50 iarde al Duluth Boat Club, in Minnesota. Quel Club era una di quelle vecchie associazioni, nate a fine 800 con finalità filantropiche. Duluth era una città di mare in espansione. Il club era partito dalla nautica e aveva allargato la propria attività allo scopo di favorire tutti gli sport acquatici. Per questo si gareggiava lì. La competizione era a livello Nazionale. La promuoveva lAmateur Athletic Union, la grande federazione dello sport amatoriale americano. L’AAU, come tutti la chiamavano, esistente tutt’oggi, era l’organizzazione che fino agli anni 30 aveva il rapporto privilegiato col Comitato Olimpico da cui dipendeva l’accesso all’Olimpiade.

la seconda volta.

La seconda vittoria di Johnny fu nei cento metri. Era ancora il 1921. Avvenne a Brighton Beach, il quartiere di Brooklyn a New York,  dove si facevano molte gare. Il posto era noto soprattutto per le spiagge sull’Oceano e la presenza di una sostanziosa comunità di lingua russa. In quell’occasione ebbe un competitor particolare, Stubby Kruger, un nuotatore che aveva conquistato una certa fama. Kruger, infatti,  era stato alle Olimpiadi. Ad Anversa, l’anno prima, era arrivato quinto nei cento dorso, dietro a Kealoha, Kegeris, Blitz e Mc Gillyvray, il vecchio compagno di squadra di John all’Illinois Athletic Club. Tra l’altro, combinazione dei destini,  successivamente al nuoto, anche Kruger si sarebbe infilato nella “prigione dorata” di Hollywood. Lì avrebbe fatto una carriera più modesta di quella di Johnny, cavandosela come attore di secondo piano e come stunt man. Tra i suoi punti d’onore ci fu quello di aver fatto l’alter ego di Spencer Tracy ne “Il vecchio e il mare”, il film del 1958, tratto dal romanzo di Ernest Hemingway, che fu plurinominato per l’Oscar.

I Soprannomi

Con le vittorie cominciò anche la fiera dei soprannomi che i giornalisti s’inventarono per raccontare il personaggio Weissmuller. I più gettonati erano “Flying Fish“, “Human Hydroplane”  e “King of Swimmer“.

1922

L’anno dopo Weissmuller prese parte ad un evento ancora più importante. Si trattava di un Campionato Nazionale organizzato dal Shriners, una loggia massonica internazionale che aspirava a favorire una fratellanza universale basata su divertimento, razionalità e ricerca della verità. Grembiulini e fez rossi, insomma, roba molto americana. Comunque era roba organizzata bene.  Per questo Bachrach ci aveva portato la sua squadra. Location dell’incontro era Honolulu, nelle isole Hawaii, tempio naturale del nuoto e culla del suo sviluppo. Lo scopo del meeting era ambizioso: mettere l'”invincibile” Duke Kahanamoku, considerato ancora, insieme al fratello Sam, il più forte nuotatore al mondo, a confronto col giovane emergente. Fino a quel momento, infatti, il vecchio campione, aveva snobbato tutti i richiami della terraferma per quella sfida. Così gli organizzatori avevano pensato di portare “la montagna a Maometto”.

Il gran rifiuto

Ma la cosa non andò affatto. Duke si ammalò improvvisamente. Malattia diplomatica, probabilmente. Ma nessuno poteva avercela con lui, perché è comprensibile che il Duca non avesse voglia di prenderle da un ragazzino. Tra l’altro Johnny era davvero un pericolo per lui e l’avrebbe dimostrato il mese dopo compiendo la famosa impresa di Alameda. Per prepararsi aveva nuotato anche nell’Oceano Pacifico mentre era in viaggio. Coach Bachrach, infatti, aveva convinto l’equipaggio della nave che li portava alle isole, a mettere su una piscina. In sostanza, aveva fatto invertire il telo che ricopriva la stiva, l’aveva fatto riattaccare e riempire d’acqua, poi aveva gettato una camera d’aria semi-gonfia legata a una corda. Dopo di che aveva controllato il suo allievo che per sette ore al giorno, aveva nuotato sul posto.

La gara.

Il viaggio fu tutt’altro che infruttuoso per Jhonny e l’Illinois Athetic Club. nonostante la mancata sfida, la squadra ottenne tredici record del mondo. Sette li raccolse il nostro “Flying Fish“: 52.8 sulle 100 iarde, 2’17.2 nei 200 metri, 2’18.4 nelle 220 iarde, 3’45.0 nei 300 metri, 5’06.6 nei 400, 5’07.8 nelle 440 iarde e 5’47.6 nelle 500 iarde.

Sotto torchio.

L’evento finì sui giornali. Il Chicago Chronicles di qualche giorno dopo parlò di Johnny Weissmuller come Il “Campione del Mondo e detentore di tutti i record, all’aperto e al chiuso, dei 50 e delle 100 iarde”. Naturalmente il ragazzo fu invitato in redazione per foto e interviste. Con le foto tutto andò liscio, ma per parlare fu un calvario. Causa timidezza e inesperienza Johnny rispondeva ad ogni tipo di domanda a monosillabi. Per fortuna era presente anche Big Bill che fece subito la sua parte. “Johnny ama le donne. Stravede per loro“. Disse subito, rompendo il ghiaccio in modo sorprendente. “Non avete qualche reporter donna qui intorno? Johnny può parlare con loro mentre facciamo l’intervista. Vedete, Johnny è in  cerca di moglie. E’ chiaro che deve avere i requisiti giusti! Deve avere denaro,  essere una buona ballerina e soprattutto amare hot dog e gelati. Se è anche bella, non guasta “! A 18 anni, forse, era troppo. Anche per “the King of Swimmers“.

13° Meeting Squalo Blu

Serravalle (RSM)
26-04-24
Matteo Rivolta: "È una scelta coraggiosa, dolorosa ma necessaria, nel rispetto mio e di chi con me ha lavorato, sofferto, sognato."

Matteo Rivolta: “È una scelta coraggiosa...

Essere atleta è sicuramente difficile: l'allenamento, la prestazione, accettare la sconfitta e in caso di vittoria il peso di doversi ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative