Tokyo, 24 luglio 2020

“Le preoccupazioni relative all’impatto del COVID-19 erano ampiamente sovrastimate”. È un soddisfatto Thomas Bach quello che si rivolge alle sedie della sala stampa al termine della cerimonia inaugurale, che ha visto il premier giapponese Shinzo Abe farsi personalmente carico dell’accensione del braciere olimpico dopo l’emozionante coreografia interpretata dagli stessi Abe e Bach.

“L’eccesso di allarmismo ha portato alla defezione di alcuni paesi, ma siamo certi che si tratterà di un’Olimpiade emozionante e incerta anche in assenza di USA, Canada, America Latina, Unione Europea, Turchia, Medio Oriente, Africa, Australia e Isole caraibiche”. I rappresentanti delle altre nazioni partecipanti, Cina Russia e Regno Unito, annuivano compostamente dall’interno delle loro capsule sterili.

Nonostante gli impegni di lavoro ha voluto portare il suo saluto in teleconferenza anche il primo ministro britannico Boris Johnson: “Apritemi quel cazzo di ossigeno!”

“Mi corre l’obbligo di ringraziare i membri del Comitato organizzatore per il grande sforzo profuso” ha proseguito Bach,”e sono certo di interpretare il loro pensiero, che purtroppo non possono esprimere a causa della tracheotomia, nell’invitare il pubblico di tutto il mondo a godersi l’evento, prime fra tutti le duecentocinquantamila sagome di cartone già appostate sugli spalti che ospiteranno le diverse competizioni”.

“Come avete risolto il problema degli ufficiali di gara?” ha chiesto Zorg-1000101, un bot coreano unico giornalista accreditato.

“Ma quale problema” si è inalberato il numero uno del CIO, “anche in questo caso abbiamo potuto contare sulla fattiva collaborazione dei nostri partner, e chi insinua che gli agenti del KGB ai quali sono affidati gli arbitraggi potrebbero alterare il risultato finale dico solo beh, signori, questa è malafede bella e buona, Vladimir, ora puoi dire al tuo collaboratore di abbassare la pistola, grazie”.

E così ancora una volta si rinnova il miracolo di Olimpia, “E a chi ancora nutre dei dubbi sulla qualità dell’organizzazione” conclude Bach, “ribadisco che la situazione è sotto controllo. Non c’è assolutamente nessun peric”

Nella foto: Bach (al centro) con i vertici del Comitato organizzatore

Matteo Rivolta: "È una scelta coraggiosa, dolorosa ma necessaria, nel rispetto mio e di chi con me ha lavorato, sofferto, sognato."

Matteo Rivolta: “È una scelta coraggiosa...

Essere atleta è sicuramente difficile: l'allenamento, la prestazione, accettare la sconfitta e in caso di vittoria il peso di doversi ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative