Quattro milioni di euro, la manovra proposta da Barelli per le società

Una manovra della FIN per società e associazioni sportive affiliate alla Federnuoto. Il Presidente Paolo Barelli si dimostra attento, ancora una volta, a tutti gli attori del mondo natatorio federale. Dopo l’approvazione del suo ODG nella conversione il legge del decreto Cura Italia – notizia di ieri  in relazione anche al tema voucher per gli utenti – il numero uno del nuoto azzurro ed europeo torna a parlare della base dello sport, società e associazioni sportive.

Un giorno di festa per l’Italia intera, ferma a casa. Ma non c’è più sabato né domenica, specialmente per lui. Paolo Barelli già stamattina aveva espresso preoccupazioni sempre più grandi per il settore gestionale sportivo, in occasione di un’intervista su Il foglio, con la prestigiosa firma di Roberto Perrone. “Così salta il sistema sportivo. Altro che Olimpiadi” Senza aiuti lo sport muore. Barelli ha ricordato che la FIN sta lavorando ad un protocollo per la riapertura. E poi ancora “Non molti si rendono conto di quello che ho appena detto: ci sarà lo sport se esisteranno le società sportive”

Di seguito la nota dal sito federale

La Federazione Italiana Nuoto, su indicazione del presidente Paolo Barelli, ha pianificato una manovra di sostegno di 4 milioni di euro per sostenere le attività delle associazioni e società sportive affiliate colpite dalla drammatica emergenza economica prodotta dal diffondersi del coronavirus.
Tali misure eccezionali sono conseguenti a una revisione completa delle attività e al contenimento dei costi, che coinvolgono tutte le componenti federali, nella volontà di affiancare le società specialmente nel momento della ripresa.
Nei limiti delle proprie competenze e delle possibilità di un bilancio federale fortemente provato dalla pandemia, il piano di supporto studiato dal presidente Barelli e dal consiglio federale intende integrare le auspicate risorse e misure urgenti dichiarate dal Governo per compensare i gravi danni causati dalla paralisi dell’operatività impiantistica e per favorire la ripresa delle attività sportive a vantaggio sia dei cittadini praticanti sia degli atleti di interesse nazionale.
Consapevole delle profonde difficoltà che stanno vivendo le società e degli inevitabili sacrifici futuri, la Federnuoto ha quindi stabilito per la stagione 2020-2021: l’azzeramento dei costi di affiliazione, del tesseramento degli atleti, delle licenze di scuola nuoto federali, dell’iscrizione ai campionati di pallanuoto a livello nazionale e regionale, la formazione di un fondo destinato alle iscrizioni alle gare di nuoto, nuoto di fondo, tuffi, nuoto sincronizzato e nuoto per salvamento, la riduzione del 20% dei costi delle collaborazioni tecnico-sportive in essere, nonché l’adesione a strumenti di sostegno al reddito per i dipendenti, con la possibilità di usufruire di integrazioni salariali per garantire quanto già percepito durante il periodo di crisi.
I dettagli della manovra economica federale a sostegno della ripresa delle attività saranno a breve comunicati alle società affiliate.
Nel contempo la commissione istituita dalla Federnuoto – composta da referenti federali e specialisti in materia sanitaria – ha redatto un compendio di linee guida per favorire la riapertura in piena sicurezza delle piscine e fornire un fattivo contributo alle autorità competenti nell’individuazione delle modalità di ripresa dell’attività motoria e sportiva nei centri sportivi dove si praticano le discipline acquatiche.
Questi provvedimenti rappresentano un primo contributo che sarà aggiornato, quando possibile, con ulteriori iniziative di supporto e attenzione nei confronti delle associazioni e società sportive affinché continuino ad alimentare la promozione, diffusione e pratica delle attività natatorie e a formare e crescere i nostri campioni che assicurano la ciclicità dei successi delle discipline acquatiche italiane nel mondo.

Da federnuoto.it

Qui l’intervista su Il Foglio ripresa dalla pagina facebook Federnuoto

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