L’ora delle scelte difficili. Lettera aperta di un genitore

Fra le numerose lettere  giunte in redazione in queste lunghe settimane di lockdown abbiamo deciso di pubblicarne una, quella che a nostro avviso rappresenta al meglio il punto di vista del genitore. Non siamo soliti – per scelta editoriale – pubblicare lettere aperte, ma in questo caso i contenuti ed il garbo della riflessione hanno fatto la differenza.

 

È l’ora delle scelte difficili: massima fiducia nei nostri Amministratori affinché il progetto del Nuoto Agonistico italiano non venga spezzato Sappiamo tutti: la situazione è grave, le richieste di aiuto molte, le risorse limitate, i comparti in difficoltà tantissimi.

In questo momento così buio per il nostro paese le Amministrazioni sono chiamate a fare scelte difficili nella distribuzione degli aiuti pubblici e spesso a dover decretare quale settore salvare e quale sacrificare, quale parte della nostra vita pubblica proteggere e quale abbandonare al proprio incerto destino.

È per questo che vorrei richiamare la Vostra attenzione al Movimento del Nuoto, settore sportivo che negli ultimi anni ha visto un crescendo di partecipazione sia su scala nazionale che a livello regionale e nella specificità delle singole province.

Il Movimento del Nuoto, non soltanto una macchina sportiva che rende questo Paese un’eccellenza mondiale e che ci fa cittadini orgogliosi davanti ai successi della nostra Nazionale, ma anche, e proprio grazie questo, un grande movimento giovanile e una comunità sociale fatta di famiglie, di allenatori, di appassionati, di società di nuoto, di strutture, di operatori.

Il Movimento del Nuoto italiano è un grande catalizzatore di energia positive, di giovani dalla volontà di ferro e fondamentalmente “umili”: senza pretese ma eccezionali nella determinazione. Sì perché il Nuoto, va detto, a differenza di tanti altri sport, è esigente, richiede applicazione costante, spirito di sacrificio, caratteri forti, disciplina, autocontrollo, leva interiore, forza morale.

Si dice che il Nuoto sia uno sport individuale, dando spesso un’accezione negativa a questa affermazione, perché, a chi ne è fuori, sembra che tutto si risolva in una contrapposizione dell’atleta solo contro tutti. Ma non è così: il nuotatore batte prima di tutto sé stesso e lo fa piuttosto con gli altri, in un grande gesto collettivo che è la “Gara di Nuoto”: con la sua perfezione formale, dal blocco di partenza all’ultima virata; e lo fa innanzitutto per dovere e rispetto del se stesso Atleta, che ha portato allo stremo nell’allenamento, e per dovere e rispetto dei compagni, accomunati da un’unica fondamentale passione: il nuotare.

“La meglio gioventù” del nuoto: quella che senza richiami, senza fazioni né imbeccate, si segna spontaneamente il corpo con la “MB” di Manuel Bortuzzo, il giorno in cui quello splendido nuotatore viene così brutalmente privato del suo e del nostro sogno: quello di una gioventù seria, impegnata, essenzialmente sana.

Signori Amministratori: in questa ora così buia, questa comunità è in pericolo!

Come detto, il Nuoto, a differenza di tante altre pratiche sportive, non ammette vie minori: richiede continua applicazione e cura, organizzazione, risorse e Piscine!

Signori Amministratori è l’ora delle scelte difficili: chi salvare e chi abbandonare, sì perché anche nella specificità delle singole comunità, dove il nuoto ha attecchito così fortemente fra i giovani tanto al Nord quanto al Sud della nostra penisola, senza barriere né discriminazioni, almeno qui, in un impegno comune sinceramente nazionale, il Nuoto è stato colpito duramente con tre mesi di fermo consecutivi, senza permettere di avvicinarsi al bordo vasca a nuotatori agonisti abituati a passare minimo 3 ore al giorno 6 giorni su 7 in acqua. Nuotare è diventato per i nostri atleti un miraggio!

Se le Amministrazioni non avranno il coraggio e la determinazione necessarie per affrontare le scelte difficili, sostenendo la riapertura delle piscine comunali il rischio di dispersione di un patrimonio così importante per la nazione e di dissoluzione di una collettività di giovani atleti sarà altissimo!

Le piscine devono normalmente lavorare al massimo della capacità per raggiungere il punto di sostenibilità economica.

E’ l’ora delle scelte difficili ma come atleti, famiglie, allenatori, società natatorie, operatori e soprattutto cittadini, riponiamo la massima fiducia nei nostri Amministratori affinché il progetto del Nuoto Agonistico italiano non venga spezzato.

Fabio Perotti

Papà di un atleta

 

Foto © Giorgio Scala Deepbluemedia

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