Fabio Scozzoli determinato verso Tokyo 2020ne: “Il futuro? Sicuramente in Italia”

C’è un tatuaggio che parla chiaro, che parla di conti in sospeso, quelli tra lui e i cinque cerchi. È il tatuaggio inciso sul petto di Fabio Scozzoli, come a ricordargli che l’obiettivo è sempre lo stesso: rivendicare la finale olimpica di Londra.  Prima fu l’infortunio al ginocchio, seguito da una lunga riabilitazione, a compromettere la sua partecipazione a Rio de Janeiro, poi la pandemia che ha fatto si che Tokyo diventasse 2020ne. Fabio, però, non si è mai arreso e con il temperamento da campione vero, a margine del Trofeo Sette Colli, ci racconta di sentirsi bene, di avere ancora tanta voglia di nuotare e di dare il massimo:

È stata una ripresa un po’ particolare, lenta e senza doppi allenamenti. Ammetto che ci è voluto un po’ di tempo per ritrovare buone sensazioni in acqua. Questa manifestazione comunque è un buon punto da cui ripartire in vista della prossima stagione olimpica. Io continuerò a nuotare finché sarò competitivo, finché mi divertirò. L’anno prossimo sarò un anno più grande e la mia qualificazione sarà più difficile:ad oggi potevo affermare di avere un piccolo vantaggio sui più giovani come Poggio o Pinzuti, ma in futuro saranno sempre più vicini. Tuttavia spero di stare bene fisicamente e di poter nuotare i miei tempi migliori.

Parole che dimostrano che la grinta e la voglia di far bene non gli mancano; ma non solo: Fabio con un occhio guarda verso Oriente e con l’altro sui libri. Già in passato aveva riferito dei suoi progetti futuri e durante il lockdown il campione dell’Imolanuoto si è dedicato agli studi e alla formazione da tecnico, ciò che aspira a diventare terminato l’agonismo. Nello specifico si sta concentrando sulla preparazione atletica:

Ho studiato in quarantena e sto continuando ad approfondire. Al momento la formazione si sta focalizzando sulla preparazione atletica, perché per me rappresenta un po’ il futuro. Negli ultimi anni si è sviluppata molto e i risultati si vedono, ma siamo ancora abbastanza indietro. Vedo la mia vita in Italia, in quanto sogno di costruire una famiglia e comincio ad avere l’età giusta per pensarci su.

Photo Andrea Staccioli/DBM/Insidefoto

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