Corrado Sorrentino: la mia maratona per Amelia.

L’amore e il dolore di un padre non conoscono confini. È ciò che sicuramente ha dimostrato Corrado Sorrentino sabato 5 settembre, nuotando la maratona dedicata alla figlia: Amelia’s Swimming Marathon. Una traversata di 22 km, non proprio facile a causa di un mare parecchio avverso. Ma quando la vita ti rema contro, un mare agitato non fa paura e bracciata dopo bracciata Corrado ha nuotato da Torre delle Stelle a Cagliari.

A Torre delle Stelle, prima di partire mi sono seduto sulla spiaggia e ho pensato ad Amelia. Su quella spiaggia mia figlia ha imparato a conoscere il mare e lì ho fatto l’ultimo bagno con lei. Sabato il mare era limpidissimo, come un cristallo, sono entrato in acqua e ho cominciato a nuotare, ed era come se lei fosse lì con me.

Meno di cinque ore e mezza per compiere l’impresa:

Avrei voluto fare meglio, ma il mare era a dir poco agitato e i dolori alle spalle sicuramente non hanno aiutato. Non ho voluto esagerare per evitare di peggiorare la situazione. Questo ha sicuramente influito sull’andatura che necessariamente ho dovuto ridimensionare, ma l’obiettivo era arrivare in fino in fondo. Ho avuto uno staff incredibile che mi ha affiancato, con loro c’è un rapporto di amicizia di lunga data, e devo ringraziarli se le cose sono andate per il verso giusto. Il loro contributo è stato fondamentale.

Non mi aspettavo il seguito che abbiamo avuto a livello social, e mi ha fatto enormemente piacere. E anche al momento dell’arrivo vedere tutta quella gente in spiaggia che applaudiva è stato davvero emozionante. A causa di una regata inaspettata abbiamo dovuto correggere la traiettoria dell’arrivo, e forse è stato meglio così. Sono dovuto passare in mezzo ai gommoni e così facendo ho potuto sentire tutto l’affetto dei presenti.

L’augurio che facciamo è che il supporto continui ad esserci anche per i progetti pediatrici dell’Ospedale Brotzu di Cagliari che l’Associazione di promozione sociale Amelia Sorrentino sostiene. 

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