Controlli ispettivi nelle piscine. Barelli: “Se singolo non a norma è giusto che paghi”

Il mondo dello sport ed in particolare delle piscine è sotto stretta osservazione. Detto e fatto. A seguito della conferenza stampa di domenica 18 scorsa da parte del Premier Conte, sono partiti i controlli ispettivi a tappeto in tutta Italia da parte dei Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione – NAS – e delle Aziende Sanitarie Locali.

La nota, pubblicata su Federnuoto.it, riporta come le ispezioni vogliano verificare l’attuazione dei protocolli anti covid negli impianti sportivi.

Tra le strutture sottoposte nelle ultime ore a controllo, oltre ad alcune palestre romane, il centro tecnico di nuoto di Frosinone affidato dal comune alla federazione italiana. Raggiunto telefonicamente dall’Ansa, il presidente della Fin Paolo Barelli ha confermato: “Sì, il responsabile mi ha comunicato che c’è stata la visita dei Nas e che tutto naturalmente è risultato in regola. Noi dello sport siamo contenti di questa attività perché improntati alla lealtà e al rispetto delle regole. Se poi dovesse emergere qualche singolo non a posto con le norme, è giusto che paghi. Naturalmente, da cittadini, ci aspettiamo che gli stessi controlli vengano effettuati in cinema, teatri, ristoranti…”.

Condivisibile il commento del numero uno del nuoto italiano. Le piscine attraverso i gestori hanno affrontato con attenzione e scrupolo le riaperture. Giusto verificare, giusto sanzionare ma solo chi non è a norma. Ciò che ha fatto male allo sport è stata la minaccia di una chiusura totale di piscine e palestre qualora la situazione non fosse stata in regola. Punire tutti per colpa di qualcuno. Un po’ come succedeva a scuola.

E poi due pesi e due (o più) misure per i controlli verso sport e piscine – già messi alla prova per le riaperture –  rispetto ad altri settori.

Insomma, piscine aperte, sotto controllo, utenti spaventati, corsi svuotati.

QUI la news da Federnuoto.it 

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