Il Presidente FIN Barelli a RAI news 24. “I giovani che non potranno fare sport, saranno per strada ammassandosi”

Oggi pomeriggio il Presidente Federale Paolo Barelli è intervenuto con alcune dichiarazioni all’interno del contenitore Newsroom Italia di Rai News 24, in relazione alla chiusura delle piscine con il DPCM del 24.10.2020, in vigore da oggi.

Una misura che Barelli definisce “incomprensibile, per tutte le società e di tutti i gestori di piscine e di palestre. Se qualcuno pensa che chiudendo le palestre sia il modo di lasciare i giovani a casa si sbaglia di grosso –  continua – i giovani saranno tutti quanti per strada, ammassandosi. Come per il settore ristorazione e bar, l’apertura è concessa fino alle 18, perché anche lo sport non ha avuto questa opportunità? Tutti i frequentatori lo sanno, piscine e palestre sono correttamente  gestite, nella tutela del distanziamento, con i controlli sulle entrate, con i controlli igienico-sanitari. E poi in piscina ci sono migliaia di metri cubi di acqua con il cloro”.

E sui dati dei contagi in piscina Barelli commenta così: “I contagi non provengono dagli impianti natatori o dalle piscine. Non ci sono casi di chiusura di piscine per Coronavirus. Abbiamo dei casi isolati di persone contagiate, che avranno avuto contatto con il virus al mercato, sui mezzi pubblici o forse a scuola”.

E sull’aggressiva attività ispettiva dell’ultima settimana “ben vengano le visite, ma nessun impianto è stato sanzionato da parte dei NAS, che hanno addirittura fatto i complimenti ai gestori.  E i gestori degli impianti sportivi, che sono già in sofferenza, che hanno avuto il tracollo dopo il lockdown di marzo, che hanno visto ridurre del 60% le utenze, adesso devono sentirsi additare come ‘untori’. È inaccettabile, sta crescendo il disappunto. I gestori e le società sportive sono persone che vivendo nello sport sono abituati all’educazione e al rispetto delle regole, sono arrabbiati neri”

 

Questo il video RAI

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