“ISL? Un iceberg con una parte oscura sommersa, più simile al Medioevo”. Il durissimo attacco dell’ex manager

Jean-François Salessy, l’agente di Florent Manaudou e fino a ieri direttore generale del team Energy Standard Paris, tramite una lettera aperta indirizzata a Konstantin Grigorishin, proprietario dell’International Swimming League (ISL), ha annunciato le dimissioni dalla ISL criticando in maniera piuttosto diretta tutto il sistema ISL

Nella missiva, inviata domenica scorsa, Salessy definisce “medievale” l’organizzazione di ISL. Il francese, procuratore di Florent Manaudou, accusa Grigorishin di avere limitato il suo ruolo in Energy Standard, riducendolo a un “generale senza poteri” e descrivendo ISL come “un iceberg con un’attraente parte visibile ma un’oscura porzione immersa”

Secondo il manager francese, gli sforzi di costruire un business intorno al team Energy Standard sono stati vanificati da una cattiva comunicazione, in particolare dalle continue critiche ai Giochi Olimpici. Il magnate ucraino si sarebbe inoltre intromesso nelle scelte di Salessy, impedendogli ad esempio di reclutare la stileliberista Charlotte Bonnet. Procuratori, manager, addetti alla logistica, tecnici e staff di supporto sarebbero tutte comparse nel film privato di Grigorishin, nel quale non c’è posto per manager troppo zelanti o giornalisti troppo curiosi e si respira in generale un senso di iniquità. Scrive Salessy, rivolgendosi direttamente al padre-padrone della Lega:

Contano solo i soldi. Il tuo status di miliardario ti permette di ignorare qualsiasi garanzia, contratto, formalismo. Nella terra di nessuno delle competizioni internazionali, complice l’inazione delle autorità, nessuno deve preoccuparsi di stilare il calendario delle competizioni di ISL (lavoro svolto da Energy Standard), della loro organizzazione (lavoro svolto da Energy Standard), di determinare i budget di ciascun team (lavoro svolto da Energy Standard), dato che tu sei il padrone assoluto. È giusto imporre un tetto agli ingaggi se i bonus dipendono solo dalla classifica di squadra?

Salessy ne ha anche per la Swimmers’ Alliance, l’associazione presieduta da Matt Biondi che dovrebbe rappresentare gli interessi degli atleti all’interno della Lega e che non sarebbe indipendente come si dice.

Detesto le manipolazioni, e se la creazione di un’associazione di nuotatori (guidata dal simpatico e devoto Matt Biondi) è un’iniziativa lodevole, tale iniziativa dovrebbe essere gestita e organizzata senza conflitti di interessi per poter dialogare equamente con autorità come il CIO, la FINA ma anche… ISL.

In conclusione, l’ultima stoccata:

… Tutto ciò è offensivo per questi campioni.

Lei non ha mai risposto alle mie email, pertanto si consideri esonerato dal rispondere a questa lettera. Immagino sarà troppo impegnato a parlare di pre-modernità con atleti convocati individualmente nella lobby del suo hotel.

Mi spiace, ma per me tutto questo è più simile al Medioevo.

Interpellato da Craig Lord di Swimming world magazine e State of swimming, Grigorishin non ha al momento risposto.

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