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Russia fuori dai Giochi per 2 anni.

Gli atleti potranno gareggiare – senza bandiera – se in grado di dimostrare di non essere implicati in alcun modo delle non conformità, che non siano menzionati in circostanze incriminanti, che non siano risultati positivi  in precedenza, che nessun dato relativo ai loro campioni sia stato manipolato e che siano stati sottoposti ad adeguati test in gara e fuori gara.

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Il Tribunale dello sport di Losanna ha confermato nel pomeriggio odierno la squalifica imposta dalla WADA alla Russia a seguito della manomissione dei dati relativi ai test antidoping processati da RUSADA (Agenzia antidoping russa) presso il laboratorio di Mosca, ma la sanzione del TAS è stata ridotta, rispetto alla richiesta WADA, da 4 a 2 anni.

In sintesi. Nel 2016, un'indagine  WADA ha rilevato che più di 1.000 atleti russi in almeno 30 discipline sportive sono stati coinvolti in procedure antidoping sponsorizzate dallo stato dal 2011 al 2015, comprese le Olimpiadi del 2012 e quelle del 2014. Le violazioni hanno portato la WADA a sospendere RUSADA per tre anni. Nell'autunno del 2018 la WADA ha richiesto i dati sui test antidoping del  laboratorio di Mosca scoprendo che i dati erano stati intenzionalmente alterati, di conseguenza WADA ha dichiarato RUSADA non conforme sanzionandola per quattro anni dai principali eventi sportivi, consentendo agli atleti che non hanno mai avuto squalifiche di partecipare alle competizioni sotto la bandiera neutra, a sua volta RUSADA ha rifiutato la sentenza appellandosi alla Corte arbitrale dello sport di Losanna che ha esaminato il caso in un'udienza di quattro giorni dal 2 al 5 novembre scorso a Losanna, da qui è giunto poi il verdetto finale del TAS che ha dimezzato la squalifica precedente.

Per quanto riguarda la nostra disciplina occorrerà adesso vedere quali atleti saranno autorizzati a gareggiare, ma l'assenza delle formazioni di staffetta della Russia sposteranno gli equilibri del nuoto mondiale.

Ecco in estrema sintesi alcuni passaggi basilari richiesti dalla WADA nel comunicato del dicembre 2019.

Gli atleti russi potranno partecipare ai Giochi olimpici e paralimpici idem ai campionati del mondo a determinate condizioni imposte dalla WADA e come “atleti neutrali”,  vale a dire che non possono disputare le gare in rappresentanza del loro Paese, nel caso della nostra disciplina le gare a squadre con formazioni di staffetta.  Alla Russia inoltre non è consentito ospitare queste competizioni o candidarsi per esse e per altri grandi eventi, laddove il diritto di ospitare un evento importante nel quadriennio è già stato assegnato alla Russia, il firmatario deve ritirare tale diritto e riassegnare l’evento a un altro paese, a meno che non sia legalmente o praticamente impossibile farlo.  Gli atleti potranno gareggiare – senza bandiera – se in grado di dimostrare di non essere implicati in alcun modo della non conformità, che non siano menzionati in circostanze incriminanti nel rapporto McLaren, che non siano risultati positivi  in precedenza, che nessun dato relativo ai loro campioni sia stato manipolato e che siano stati sottoposti ad adeguati test in gara e fuori gara.

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