I numeri di Budapest

Lunedì 10 maggio a Budapest prenderà il via la 35ma edizione dei Campionati europei di nuoto, per la sesta volta nella capitale ungherese che tenne a battesimo la manifestazione nel 1926 e consolida il proprio primato per numero di edizioni ospitate. L’anno successivo, nel 1927, fu fondata a Bologna la LEN, Ligue Européenne de Natation che da allora governa il nuoto continentale e oggi conta 52 Federazioni associate, dall’Albania all’Ucraina.

Le gare si svolgeranno presso la Duna Arena,  che ha ospitato i Campionati del mondo 2017. Il complesso ospita due vasche olimpiche e in tempi pre Covid poteva accogliere sulle tribune 5300 spettatori ed è stato costruito nel tempo record di due anni secondo principi di ecosostenibilità ed efficienza energetica. Dalla sua terrazza panoramica si goda una fantastica veduta della città. Le gare di acque libere si svolgeranno nel vicino lago di Lupa.

L’organizzazione e gli onori di casa sono a carico della Federazione di nuoto ungherese, fondata nel 1907. Sulle rive del Danubio sono attesi circa 1100 atleti suddivisi tra le varie discipline. Nel nuoto sarà rappresentato il numero record di 50 nazioni che si disputeranno i 43 titoli in palio (il numero dispari è determinato dalle tre staffette mixed: 4×100 e 4×200 stile libero, 4×100 mista), che si andranno ad aggiungere alle 2832 medaglie assegnate in quasi un secolo di storia. Il costo per l’organizzazione dell’evento ammonta a 1,1 milioni di euro fra premi per gli atleti e spese per la logistica.

Le batterie si disputeranno utilizzando tutte le dieci corsie della vasca principale, mentre semifinali e finali saranno limitate a otto. Ogni Federazione può iscrivere quattro atleti per ciascuna gara: indipendentemente dai tempi ottenuti nelle batterie, solo due atleti per nazione potranno accedere alle semifinali e finali. Alle finali accederanno il primo e il secondo classificato di ciascuna semifinale e i quattro migliori tempi rimanenti.

Ph. ©Deepbluemedia

 

 

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