L’Italfondo parte in quarta: il commento di Antonelli e Rubaudo

Con un palmares come quello di Gregorio Paltrinieri è difficile emozionarsi per un titolo europeo: ma se la vittoria rappresenta il primo titolo internazionale in una prova di acque libere l’entusiasmo è giustificato. Riviviamo le emozioni della giornata attraverso le parole di Fabrizio Antonelli, il coach che che sta guidando il fondista azzurro verso il duplice impegno di Tokyo.

Una 5Km emozionante e di altissimo livello: in acqua c’erano medaglie pesanti e la gara rappresentava un banco di prova estremamente interessante. Ci tenevamo a fare bene nonostante la preparazione sia evidentemente rivolta all’Olimpiade.

Per Gregorio vincere ha significato tanto: è la sua prima affermazione nelle acque libere, una disciplina molto diversa dal nuoto in vasca, e ne aveva davvero bisogno. La ciliegina su questa torta meravigliosa l’ha messa Dario con il bronzo: mai avrei immaginato di vederlo al traguardo davanti a Rasovsky e Florian Wellbrock.

Siamo molto felici, e approfitto di questo spazio per ringraziare tutto lo staff che lavora con noi: da solo non riuscirei a realizzare neppure una minima parte di tutto questo. Il Campionato Europeo è ancora lungo, ma intanto voglio condividere questa prima gioia con l’intera squadra: atleti, staff e la Federazione che ci supporta.

Per un punto di vista più ampio sul comportamento della spedizione azzurra non possiamo che rivolgerci a Stefano Rubaudo, Coordinatore tecnico delle squadre nazionali, qui a Budapest suo malgrado più impegnato del solito nella gestione logistica per l’ottimale adempimento delle innumerevoli procedure legate alla prevenzione dell’infezione da Covid-19.

Felice innanzitutto per il risultato di squadra. Il bronzo di Dario Verani, che ha lasciato indietro atleti ai quali paga mezzo minuto sui 1500, è la testimonianza della qualità del lavoro svolto. Abbiamo costruito un bellissimo gruppo all’interno del quale ciascuno svolge un ruolo preciso.

Che si può dire di Gregorio? È stato bravissimo, la vittoria nelle acque libere gli mancava. Vittoria tra l’altro conquistata in una gara tosta, combattuta. Molto bene anche Marcello Guidi, sesto in una gara tiratissima a un secondo dal podio.

In campo femminile Giulia Gabbrielleschi si è confermata ripetendo la gara di Glasgow: si è messa nella scia di Sharon Van Rouwendaal e non l’ha lasciata fino al traguardo conquistando un meritatissimo argento. Bene anche Ginevra Taddeucci, che ha pagato un po’ di emozione per la poca esperienza internazionale: questa prova è un passo avanti nel suo percorso di crescita.

Rachele Bruni ha preferito concentrarsi sulla 10Km e abbiamo inserito Barbara Pozzobon, anche lei autrice di una grande prestazione considerata la sua vocazione per le distanze più lunghe.

Tutto bene quindi, ma non ci adagiamo sugli allori e ci concentriamo sulle prossime gare.

Nel frattempo gli azzurri festeggiano sui social:

 

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Ph. ©Deepbluemedia

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