“1 luglio è ridicolo”, Barelli sulle riaperture delle piscine al chiuso

Ieri, durante le finali della prima giornata di europei, solo mezz’ora dopo il lancio dell’iniziativa #salviamolepiscine, è stata resa nota alla stampa la notizia della riapertura delle piscine al chiuso il 1 luglio.Qualcosa di incomprensibile.

Già ieri sera, al termine delle finali, il Presidente FIN Paolo Barelli aveva dichiarato alla stampa la sua incredulità, con parole decise e forti:

È un disastro, sono allibito. Sono degli incompetenti che manderanno gambe all’aria qualche migliaio di società e impianti sportivi. Si poteva pensare a riaperture con restrizioni e invece si sono dimostrati dei pavidi.

L’iniziativa federale #salviamolepiscine, una sorta di manifestazione virtuale, grazie al supporto degli atleti e anche al richiamo delle loro mascherine, ha richiamato ulteriore attenzione dei media.

Raggiunto a Budapest da Rai News 24, il numero uno del nuoto europeo e italiano ha commentato la situazione:

È ridicolo. Il 1 luglio saremo nel caldo dell’estate. Gli utenti non frequenteranno le piscine al coperto. Tutto questo è allucinante, perché le piscine sono i luoghi più salubri della vita dei nostri cittadini. Sono mille gli impianti natatori al coperto in Italia, che danno lavoro a centinaia di migliaia di persone. Non mi riferisco solo al grande agonismo di Gregorio Paltrinieri o Federica Pellegrini. Mi riferisco ai milioni di cittadini che hanno imparato a nuotare ed hanno imparato a salvare la loro vita attraverso questa disciplina.

Con sicurezza, con tranquillità, con un numero adeguato, con distanze, con il cloro nell’acqua delle piscine non c’è possibilità di vita per il virus. Sono molto più pericolosi i mezzi pubblici, le scuole, i cinema, i teatri ed altro. E quindi non si riesce a capire come mai questa, che appare a tutti gli utenti, una vera persecuzione. Siamo veramente molto arrabbiati.

E poi sui protocolli, la contrapposizione con le palestre:

Anche questo è ridicolo, perché peraltro palestre e piscine vivono un po’ la stessa situazione, sono impianti integrati.

Dare questa immagine e questa croce di ‘untori’ non fa onore a questi scienziati che riempiono le trasmissioni di ore ed ore di monologhi. Non si riesce a capire quali sono i dati scientifici su cui basano queste decisioni che sono astruse.

Barelli continua sui ristori:

In tutti i casi se questa è la decisione imposta dall’alto, diano contributi veri, reali e non elemosina ai gestori, che chiuderanno le attività e falliranno. È assolutamente inaccettabile questo atteggiamento.

La riapertura al primo luglio, per il settore rappresenta una presa in giro. Barelli poi ha concluso ricordando come gli impianti sportivi siano chiusi da mesi e mesi, senza ristori adeguati. L’attività motoria e sportiva in Italia si pratica grazie alle società sportive. Non nella scuola, non grazie ai comuni. Il fallimento delle società sportive lascerebbe un buco  enorme in termini di salute e cultura sportiva. La crisi del settore indebolirebbe così la pratica sportiva aggravando i costi della sanità.

Il video di Rai News 24 sul canale Youtube Federnuoto 

La news, ripresa anche da adnkronos 

Foto © Giorgio Scala Deepbluemedia

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