Pedoja su Martinenghi: “Obiettivo Tokyo 57.9”

La finale dei 100 rana di ieri non ha visto  Nicolò Martinenghi protagonista come molti si aspettavano.

Abbiamo raggiunto il suo tecnico Marco Pedoja per chiedere un commento sulla prestazione e sulla preparazione di Nicolò.

Agli assoluti avevamo scaricato bene, per avere conferme cronometriche, visto che il 58.75 risaliva al dicembre 2019. In quell’occasione siamo riusciti a nuotare 58.37, un passaggio per arrivare a 57.9

In cinque settimane abbiamo fatto il possibile, senza impazzire. Dopo essere arrivati in camera sabato sera, alla 1 di notte, Nicolò si è tuffato ben tre volte per nuotare i 100 con l’obiettivo di sfidare Peaty e dando sempre al 100%. C’è da dire che gli altri si sono gestiti. Anche lui avrebbe potuto farlo, ma ha voluto competere. Il suo carattere lo ha portato a scottarsi ed a imparare un’altra importante lezione.

E poi sulla condizione fisica dell’atleta del Circolo Canottieri Aniene:

Con una condizione fisica differente rispetto agli assoluti, è riuscito a nuotare per tre volte i 100 da 58 [ 58.88 batteria, 58.45 semifinale e 58.94 finale – ndr]. La sua testa ed i suoi muscoli hanno metabolizzato questo tempo. Brucia la mancata medaglia, ma fino ad ieri, pre pandemia, nuotando 58.9 si riusciva a portare a casa una medaglia mondiale. Con la pandemia è cambiato il mondo reale e anche quello della rana…
Nessun problema, l’obiettivo è sempre Tokyo 57.9