Stefano Morini. “Continueremo a lavorare per far bene. Sono ottimista”.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il tecnico federale Stefano Morini per raccogliere le sue prime considerazioni in merito alle prestazioni degli atleti da lui allenati al centro federale di Ostia.

Chiaramente è sotto gli occhi di tutti un piccolo passo indietro rispetto agli assoluti; in termini di tempo, per Gabriele (Detti) e Marco (De Tullio) nei 400 stile libero. Non mi aspettavo grandi cose perché abbiamo lavorato in maniera un pò diversa, probabilmente era meglio se avessi continuato a lavorare forte piuttosto di scegliere una via di mezzo, di quelle che non sai mai se va bene oppure no,  è andata cosi,  ho fatto questa scelta per farli respirare un pò dopo l’altura di Livigno. Ho visto una buona ripresa da parte di Marco (De Tullio) e Stefano (Di Cola) dopo le due staffette in cui hanno nuotato il loro personale, lanciati.

Spero in una ripresa di Gabriele che vedo piuttosto bene in allenamento, mai dire mai, domani vedremo la batteria (800 stile libero), sono in linea su quanto mi aspettavo, niente di cosi catastrofico per il futuro, abbiamo ancora tutto giugno e luglio per lavorare bene consapevoli di poter nuotare delle buone prestazioni a Tokyo, mercoledi partiamo ed andiamo in montagna.

Che cos’è mancato? Quest’anno, come per tanti, è mancato un lavoro di base ad ottobre e novembre perchè abbiamo avuto due mesi di stop a causa del covid, di solito in quel periodo facciamo lavori aerobici importanti e molti chilometri, che abbiamo dovuto rimandare.

Continueremo a lavorare per andare a far bene. Sono ottimista.

 

400 SL U

  • 4) DETTI Gabriele (ITA) 3.46.07
  • 5) DE TULLIO Marco (ITA) 3.46.36

4×200 SL U 

  • 3) ITALIA 7.06.05
    • BALLO Stefano 1.47.30
    • CIAMPI Matteo 1.46.17
    • DE TULLIO Marco 1.46.02
    • DI COLA Stefano 1.46.56

4×200 SL mixed

  • 2) ITALIA 7.29.35
    • BALLO Stefano 1.46.96 
    • DI COLA Stefano 1.46.16
    • PELLEGRINI Federica 1.55.66
    • PANZIERA Margherita 2.00.57

Argento 4×200 SL UOMINI. Budapest. Photo Andrea Staccioli / Deepbluemedia / Insidefoto

 

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