Cesare Butini: mi aspetto un buon Sette Colli, a coronamento di una stagione impegnativa

Finalmente ci siamo: la meravigliosa piscina del Foro Italico di Roma accende le luci sulla 58° edizione degli Internazionali di Nuoto – Trofeo Sette Colli.

Abbiamo raggiunto il Direttore Tecnico della Nazionale Assoluta Cesare Butini per un suo commento prima dell’inizio della manifestazione, l’ultima prima dell’appuntamento olimpico a Tokyo.

Da questa manifestazione devono uscire i nomi dei componenti delle staffette che abbiamo già qualificato. Parlo ovviamente per le staffette a stile libero, perché per quanto riguarda le miste è praticamente quasi tutto deciso. Mi piacerebbe portare nella mista un secondo/a atleta per ogni specialità, ammesso naturalmente che sussistano i requisiti qualitativi e prestativi per poter fare il secondo e quindi per poter essere iscritto ad una gara individuale. Tutto questo naturalmente restando in linea con il regolamento, rispettando quindi i tempi limite individuati per le staffette che sono quelli che la FINA ha indicato per poter portare un secondo atleta nella gara individuale. Cosa diversa invece è per le staffette a stile libero, dove andremo a trovare almeno tre componenti. Perché, attualmente, tutte le staffette hanno un solo qualificato: Federica Pellegrini per la 4×200, Alessandro Miressi per la 4×100 e Stefano Ballo per la 4×200.

Poi mi aspetto un buon Sette Colli, a coronamento di una stagione impegnativa. Presumibilmente ci saranno due velocità: gli atleti che si sono già qualificati, e che pertanto affronteranno la gara come test in funzione dell’Olimpiade, e quelli che invece sono alla ricerca della qualificazione.

Non abbiamo assolutamente un approccio di chiusura, laddove fosse possibile, per effettuare inserimenti per le gare individuali. Naturalmente, sarà indispensabile avere anche un confronto con il CONI, a cui dovremo sottoporre la nostra proposta. Credo che sia giusto, in un anno così particolare, riconoscere l’impegno non solo degli atleti, ma anche delle società, che fino ad ora sono state straordinarie. Lo abbiamo visto con l’Europeo di Budapest, è giusto tenerne conto anche in chiave olimpica. È chiaro che gli inserimenti saranno in funzione dei tempi limite che noi abbiamo messo, anche se non ci sono più. Però devono essere un riferimento, anche in funzione del ranking mondiale e dei trials che si sono da poco conclusi.

Sono stati effettuati diversi collegali, in cui i ragazzi hanno potuto allenarsi insieme, e focalizzare sempre di più la loro attenzione sull’appuntamento più importante.

Ho seguito i ragazzi nei collegiali e mi sono confrontato costantemente con i colleghi. Dove non riuscivo ad arrivare, per impegni federali, venivo comunque aggiornato regolarmente con dei report. Una sana tensione è sintomatica di una giusta attivazione, troppa tranquillità e rilassatezza non va bene: i ragazzi si sono allenati con impegno, la concentrazione c’è e dobbiamo restare con i piedi ben piantati per terra perché non sarà semplice. Direi che sono sul pezzo.

 

 

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