Ad Adelaide (Harry e Frase)

Harry e  Frase ad Adelaide

I campionati di Adelaide del 54 avevano fatto intravvedere ad Harry Gallagher una possibilità in più per i suoi nuotatori. Trasferirsi lì. Una piscina moderna, 50 metri, le attrezzature che servivano, il luogo ideale per preparare un olimpiade. Tre mesi dopo aveva in mano il contratto d’affitto di quella piscina: 624 dollari l’anno e due anni di tempo per prepararsi.

problemi

Naturalmente era necessario che i suoi lo seguissero. Jon Henricks disse subito che sarebbe venuto non appena iniziate le vacanze scolastiche. Diceva che sarebbe stato ingiusto che le ragazze di Adelaide non potessero ammirare il suo corpo magnifico. Ma Dawn Fraser aveva problemi coi genitori. Il  padre non voleva  andasse via. Harry dovette affrontare diversi appuntamenti a base di salsicce al curry e boccali di birra offerti da lui, per convincerlo che se Dawn voleva fare le Olimpiadi avrebbe dovuto andare ad Adelaide.

ancora problemi

L’accordo fu fatto per sei mesi, e Dawn avrebbe dovuto stare con la mamma di Harry. Ma Dawn durò molto meno dei fatidici sei mesi. Aveva nostalgia e le lettere che le arrivavano da Balmain non le erano certo d’aiuto. Così tornò indietro dai genitori malati. Fu un colpo per Harry, che pensò di aver perso in un attimo la miglior chance della sua vita. Una volta tornata a Sidney, sapeva che Guthrie, il suo rivale, avrebbe usato tutto il suo fascino per conquistarla e usarla come sparring partner per la sua preferita, Lorraine Crapp.

Speranze

Fortunatamente Dawn fece pace coi genitori e con gli occhi pieni di lacrime tornò ad Adelaide determinata a farcela. Pesi d’inverno, nuoto d’estate. Adelaide divenne ben presto la mecca del nuoto australiano. I rinforzi arrivarono da tutti gli stati.

Rinforzi

Da Perth si presentarono per nuotare i futuri olimpionici John “Foot” Ryan, chiamato così per la stazza veramente fuori misura, David  Dickinson, detto “Goggle-eyes” perché aveva dei binocoli al posto degli occhiali e l’incantevole Dixie Wormald. Da Melbourne giunsero il velocista Bill Hunter, che faceva il modello e che sarebbe diventato un attore di peso, e altri due nuotatori. Anche questi  sarebbero andati all’Olimpiade. Peter Doak avrebbe nuotato a Tokyo 64  la 4×100 capace dell’argento e Alva Caouquhoun, l’unica donna capace di battere Dawn Fraser sulle cinquanta yard, avrebbe fatto la stessa staffetta a Roma 60, con lo stesso risultato. Da Sidney arrivarono invece Murray “Oink Oink” Garretty (soprannome dovuto al fatto che era capace di ingoiare 17 braciole di maiale in un solo barbecue), il campione di surf Jon Donohue, e Jan Haywood.

Il gruppo era perfetto. Le prospettive del bello che poteva accadere improvvisamente si potevano vedere e toccare. Harry, nella sua nuova piscina, gongolava.

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