Accuse di doping, FINA prende posizione: “Atleti a Tokyo tutti controllati”

Dopo i dubbi sollevati da Ryan Murphy (nella foto) Luke Greenbank sulle prestazioni degli atleti russi, ai quali il relativo Comitato olimpico ha risposto con uno sferzante comunicato stampa, anche la Federazione internazionale di nuoto prende posizione.

Interpellata dalla rivista Swimming World Magazin, la FINA risponde tramite il proprio ufficio stampa:

Il doping è un problema mondiale. È nostra responsabilità fare tutto ciò che è possibile per combatterlo e proteggere gli atleti puliti. Per questo il presidente Husain Al-Musallam, da quando è entrato in carica due mesi fa, ha reso la lotta al doping una priorità nelle sue riforme. FINA ha lavorato in stretta collaborazione con l’Agenzia internazionale di testing (ITA) per assicurare che i controlli preventivi per Tokyo 2020 fossero in linea con quelli per Rio 2016, nonostante le limitazioni determinate dalla pandemia. E, naturalmente, gli atleti presenti a Tokyo, compresi tutti i vincitori di medaglie, vengono testati regolarmente. Inoltre, come abbiamo chiarito a tutti gli atleti, siamo impegnati a fare di più e a rendere ulteriormente restrittive le nostre misure antidoping, con più risorse e maggiore trasparenza. Continueremo a fare tutto ciò che possiamo per garantire competizioni eque per tutti i nostri atleti

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Ph. ©Deepbluemedia

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