“ISL: atleti, tecnici e fornitori non pagati”. Salessy torna all’attacco

Durante il round di semifinale dell’edizione 2020, l’allora general manager del club Enrgy Standard Jean-François Salessy (nella foto tratta dal suo profilo Linkedin) annunciava le proprie dimissioni, attraverso una lettera aperta al fondatore della International swimming league Konstantin Grigorishin nella quale il fondatore della Lega veniva accusato di comportamenti “medievali” e di avere continuamente interferito con l’operato dello stesso Salessy.

Il manager francese torna alla carica, ribadendo che nulla è cambiato nella gestione della Lega evidenziando come ad oggi ISL abbia ancora numerosi conti in sospeso relativi all’edizione 2020 e, in un comunicato rilasciato insieme all’ex direttore commerciale Hubert Montcloudiol, accusa l’organizzazione di gestire in maniera “arbitraria” i pagamenti di fornitori e collaboratori.

“Alcuni nuotatori d’élite, partner delle produzioni audiovisive e altri fornitori strategici sono pagati in maniera discrezionale, quando non sono pagati affatto. L’elenco dei danneggiati comprende alcune aziende ungheresi, un’agenzia di comunicazione, ufficiali di gara, agenzie di viaggio, team manager, direttori operativi, webmaster, agenzie digitali e altri consulenti”.

Il comunicato prosegue imputando la scarsa copertura mediatica dell’ISL a una cattiva gestione delle politiche di streaming e conclude con un monito “l’ecosistema del nuoto non ha bisogno di essere ulteriormente indebolito. Creare speranze negli atleti e poi deluderli è terribile”.

Leggi il comunicato integrale e il commento di Craig Lord su State of Swimming [ENG]

 

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