La stagione infinita delle raniste azzurre: parlano Carraro, Castiglioni, Pilato

Sono al vertice della rana europea. Hanno vinto due ori ed un argento in tre ai recenti europei in vasca corta di Kazan: Martina Carraro, Arianna Castiglioni, Benedetta Pilato. Le loro sono gare ad alta tensione già di prima mattina, non puoi mai abbassare la guardia o sei fuori. Forse anche grazie a questo sono arrivate ad essere così competitive: la continua concorrenza “in casa”.

Il regolamento ha negato ad Arianna Castiglioni, arrivata per ultima al tempo limite per le Olimpiadi, di poter gareggiare nella gara più ambita questa estate, ma nonostante il duro colpo l’abbiamo ritrovata competitiva già a novembre. Competitiva e vincente, ma non del tutto soddisfatta: L’Europeo non è andato come mi aspettavo, sia dal punto di vista cronometrico che per come l’ho affrontato. Ho imparato però a voltare subito pagina dopo una delusione. Ed è quello che ho fatto dopo i 100, prendendomi una piccola soddisfazione, ovvero il mio primo oro continentale, nei 50. La stagione sarà molto lunga e ricca di appuntamenti importanti: Mondiali a dicembre in vasca corta, poi Mondiali ed Europei in lunga. Non si potrà arrivare sempre nella condizione perfetta, ma l’importante è dare sempre il massimo di quello che si ha al momento.

Martina invece la sua finale olimpica l’ha nuotata a Tokyo. Ha chiuso settima e tornare in carreggiata alla chiusura di un quadriennio non è mai scontato:

Partivo un po’ dubbiosa perché dopo le Olimpiadi mi sono fermata poco e sono parecchio stanca quindi vincere sicuramente mi ha stupito. Al momento sono soddisfatta perché sarà una stagione molto complicata e ricca di gare, ma il mio corpo sta reagendo bene. Sicuramente dopo il Mondiale in vasca corta mi prenderò una bella vacanza e ripartirò in tranquillità verso una stagione estiva altrettanto ricca di eventi.

La primatista del mondo dei 50 in vasca lunga, Benedetta Pilato, arriva al giorno della gara con un pò di influenza che si trasforma in placche alla gola:

La condizione di salute purtroppo non era ottimale, ma ho deciso di gareggiare lo stesso perché ero li per quello. Questo imprevisto mi ha compromesso la gara e non sono per niente soddisfatta perché ho un tempo molto più basso di quello che ho nuotato, ma sono cose che possono succedere. Ora il mondiale e poi ci concentreremo sulla stagione in lunga.

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