Intervista esclusiva – Feemke Heemskerk: “È il momento di cominciare una nuova vita” [ITA/ENG]

Una carriera iniziata con il botto la sua, con l’oro Olimpico a Pechino 2008, nella gara in cui l’Olanda da quel momento in poi sarebbe diventata tra le squadre da battere: la 4×100 stile libero donne.

Da un paese così piccolo, non ti aspetti una densità così alta di velociste di peso mondiale, ed invece Femke (Frederike Johanna Maria all’anagrafe) Heemskerk, con Ranomi Kromowidijojo, Marlene Veldhuis e Inge Dekker, ha dato inizio ad un’onda arancione che nonostante il cambio generazionale è ancora ai vertici del nuoto mondiale.

Il coronamento della carriera, con il titolo europeo individuale nella gara regina, è arrivato forse nel momento più difficile. A ridosso della pandemia e con due stop forzati causa Coronavirus, Femke ha trovato la forza di prendersi l’ultima soddisfazione di una carriera sempre tra le migliori.

Ora all’età di 34 anni, ha annunciato il ritiro. Tornerà in vasca per l’ultima volta nella sua Eindhoven per le semifinali ed eventualmente le finali con gli Energy Standard.

Quando hai deciso che fosse arrivato il momento per cominciare una nuova vita? E’ stata una decisione difficile?

Ho pensato al mio ritiro molte volte, ma non era mai il momento giusto. Dopo i Giochi di Tokyo ho capito che qualcosa dentro di me era cambiato. Non ero felice quando mi allenavo e non mi era mai successo prima, quindi ho pensato fosse arrivato il momento di affrontare la questione. Mi sono chiesta “sarebbe un problema se non riuscissi più a nuotare il mio miglior tempo?” “Come mi sentirei se non partecipassi mai più ad una ad una manifestazione internazionale?” La risposta nella mia testa era “starei bene comunque”, lì ho capito che era giunto il momento. Chiaramente ci vorrà del tempo per scoprire chi sono senza il nuoto, ma sono pronta ad affrontarlo. Il nuoto resterà sempre parte di me, perché è un amore infinito.

Qual è il risultato che porti nel cuore?

È difficile rispondere a questa domanda. Vado molto fiera del titolo europeo nei 100 stile libero a Budapest 2020 (2021). Mi sentivo forte sia mentalmente che fisicamente, ma sapevo di non essere al top della forma che sarebbe arrivata alle Olimpiadi. Ricordo con molta emozione anche il titolo Olimpico a Pechino 2008 ed il titolo mondiale in vasca corta nel 2014 a Doha.

Chi è il nuotatore o la nuotatrice che ti ha ispirato di più durante la tua carriera? E quello che ammiravi quando hai cominciato a nuotare?

Sono stata ispirata da moltissimi nuotatori nel corso degli anni. Mi piace osservare gli altri nuotatori, e spesso riesco a trovare in loro qualcosa che possa aiutarmi a migliorare. Ho imparato della mia prima compagna di stanza in nazionale, Marleen Veldhuis, che puoi arrivare all’eccellenza senza essere una persona egoista. Sono stata ispirata dalla longevità di Federica Pellegrini e da come sia in grado di vincere nei momenti importanti. Ammiro Sarah Sjöström che ha l’istinto innato di gareggiare, e Freya Anderson per la gestione delle gare. E molti altri ancora.

Da piccola il mio idolo era Inge de Bruijn. L’ho vista vincere l’oro alle Olimpiadi di Sidney 2000 e l’ammiravo tantissimo. Il suo corpo era in una forma perfetta ed era molto più veloce delle sue avversarie.

L’Olanda è stata uno dei più piccoli Paesi ad essere riuscita a vincere contro le grandi potenze nella staffetta veloce femminile ai Mondiali ed alle Olimpiadi. Qual è il segreto delle velociste olandesi?

Non so quale sia il segreto. Se penso all’Ungheria, ci sono molti nuotatori forti nei 400misti e nei 200 farfalla, per esempio. Credo che se una nazione è maestra in qualche cosa, i giovani nuotatori sono invogliati ad emulare i loro idoli. I miei idoli, ad esempio, sono stati Inge de Bruijn e Pieter van den Hoogenband ed erano entrambi velocisti. Sarà questo il segreto?

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Rimarrai nel mondo del nuoto o ti piacerebbe cambiare vita?

Non ho ancora dei progetti, mi prenderò del tempo per rilassarmi ed abituarmi alla vita “normale”. Voglio passare un po’ di tempo con la mia ragazza, i miei amici e la mia famiglia, poi deciderò.

 

A long career, that starts with a gold medal in the 4×100 free women relay in Beijing 2008 with her teammates Ranomi Kromowidijojo, Marlene Veldhuis and Inge Dekker. Since then, the Netherlands teaches Europe and the world how to be a small country and swim fast. Femke has swam all her career among the bests in the world, and she reaches her individual title in 100free, in the most difficult year of her career, during the pandemic period with two stops due to the virus. Now we are waiting for her last dance at the ISL semifinal (and finals).

How/when did you decide it was time to live a new life? Was it a hard decision?

I’ve thought about retiring many times, but it was never strong enough. After Tokyo Olympics I felt something had changed inside of me. I was not happy to go to practice, and I never have this, so I told myself “I have to take this feeling seriously”. I asked myself questions like “Am I okay if i never swim faster than my PB’s?” “Am I okay if I never participate in another international competition?” The answer was “yes” “I will be okay.” Of course I will need time to find out who I am without swimming, but I’m ready to take this step, and swimming will be always part of me, because it’s endless love.

Which is the result you loved more?

Difficult question. I’m very proud of my European title on the 100m free in 2021. I felt so strong physically and mentally, and I knew I wasn’t rested like I was going to rest for the Olympics. Of course Olympic Gold in 2008 and my world title 100m free short course 2014 are also absolute highlights.

Who is/are the swimmers inspired you more during you career? And the one you would like to be when you were a young swimmer?

I’ve been inspired by so many swimmers during my career. I love to observe, and other swimmers always gave me ideas to improve my own swimming. I’ve been inspired by my former roomie, Marleen Veldhuis with her discipline and she showed me you can be the best without being a selfish person. I’ve been inspired by the longevity of Federica Pellegrini and how she always performed when it mattered most. I’ve been inspired by Sarah Sjöström because she races on her instinct and by Freya Anderson how she split her races, and many many many more.

When I was young Inge de Bruijn was my idol, I saw her winning gold medals in Sydney Olympics 2000 and I was in total awe of her. Her body was so fit, and she was so much faster than her opponents.

The Netherlands have been one of the smallest country among the biggest countries, winning the women fast relays medals in Words and Olympics. Which is the secret about Dutch sprinters?

I don’t know our secrets, but I guess if you look in Hungary there are many 200 fly / 400 IM swimmers, so i think young swimmers want to be like the superstars of their country. I am inspired as a young girl by Inge de Bruijn and Pieter van den Hoogenband, they were sprinters. So maybe thats why?

What are the projects for the future? Inside the pool or something completely new?

I have no concrete projects yet, but first I will take some time off to relax and get used to normal life. I’m looking forward to spend quality time with my girlfriend, friends and family.

Ph. ©Deepbluemedia

 

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