Ambrogino d’oro per Simone Lunghi

Simone Lunghi, tecnico di nuoto prima e di canoa poi, oggi ha ricevuto questa mattina l’Ambrogino d’oro, prestigioso premio della città di Milano, consegnato proprio oggi 7 Dicembre, festa del patrono Sant’Ambrogio. La quotidianità di Simone è per la sua Milano.

Eclettico ed istrionico. Grande esperienza come tecnico ma forse ancor più come educatore. In piscina sin da piccolo, è stato prima nuotatore e poi pallanotista. Scoperta la canoa conquistò anche la maglia azzurra per la nazionale italiana di discesa.

Formatosi come istruttore e poi assistente bagnanti FIN durante gli studi all’ISEF della Lombardia. Formato per lo spinning, per il fitness terrestre e poi per quello acquatico, non si è risparmiato viaggi ed esperienze lavorative all’estero, fino a Manhattan dove ha insegnato anche ai vip di New York. Si è poi dedicato alla piscina, è diventato docente regionale. È poi tornato al mondo della canoa, per cui è istruttore alla Canottieri San Cristoforo di Milano.

Insegnare ad insegnare è stata una delle sfide più interessanti per la mia mente.

Il corso per docenti regionali fu davvero “interessante”. Ricordo in particolare un episodio: con un gruppo di aspiranti dovevamo preparare nei dettagli una lezione su uno specifico argomento ed ero stato scelto io per fare l’esposizione che avrebbe dovuto durare esattamente 5 minuti.

Con grande faccia tosta finii l’esposizione con ancora 30” di margine chiedendo se qualcuno volesse fare una domanda. Ovviamente mi ero messo d’accordo con uno del mio team cui risposi raccontando quell’un per cento che non avevo ancora esposto. Mi ricordo che avevamo costruito la scenetta così bene che il Prof Diego Polani mi fece il complimento più bello che io abbia mai ricevuto: “lei ha una capacità didattica ed una fantasia nel processo comunicativo che ho raramente incontrato”. In fin dei conti faccio la stessa cosa ancora adesso anche se non sono più all’interno dell’acqua clorata: cerco di colpire la gente con la fantasia perché mi diano una mano a migliorare un po’ le cose.

È per questo che mi hanno dato un riconoscimento prezioso come l’Ambrogino. Mi occupo di canoa e di canottaggio sui navigli milanesi ma non mi limito ad insegnare ai ragazzi a pagaiare o a remare. Cerco di coinvolgerli in attività di pulizia delle acque (abbiamo estratto quasi 800 biciclette) e di portare cultura sui Navigli coinvolgendo musicisti, cantanti o street artist per creare vere e proprie performance artistiche galleggianti.

Anche l’attività con le scuole è importantissima per me: cerco molto il contatto con i giovani e cerco di far capire loro la storia di Milano mostrandogliela attraverso l’acqua dei Navigli. E cerco di fare tutto questo non in maniera “impolverata” ma spiegando, ad esempio, che il Naviglio Grande, per sei secoli, è stato Amazon. E che il Duomo si è costruito grazie alla ricchezza che il Naviglio Grande che ha generato e portato in città.

A Milano mi conoscono in molti ormai. Magari non per nome, ma in città la storia di un ragazzo che recupera le biciclette dal Naviglio Grande piace ed affascina.

Fortunato ad avere un lavoro che ama, quello come insegnante di canoa alla Canottieri San Cristoforo, che ha come ufficio l’acqua del Naviglio Grande vista San Cristoforo.

La mia idea di Milano vista dall’acqua è quella di una città senza auto, senza gas di scarico che inquinano, senza il rumore dei clacson.

 

Nella premiazione di oggi, tra gli altri, anche la nuotatrice paralimpica Arjola Trimi, Franco Baresi e Nico Acampora, ideatore di Pizzaut.

Nella foto la consegna del premio – Simone Lunghi in abito elegante e rollerblade.

 

La premiazione dell’Ambrogino d’oro 2021 – Corriere della sera

L’angelo dei navigli – TG1 2020

Foto per gentile concessione dell’intervistato.

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