Federica Pellegrini: “… in Italia a bordo vasca si vede soltanto un 5% di allenatrici”

Federica Pellegrini nel corso di una intervista rilasciata a Repubblica ha parlato della situazione femminile nel mondo dello sport e non solo, di seguito l’estratto dall’articolo “Pechino mi dà i brividi da dirigente sarà più dura” a cura di Alessandra Retico, seguono alcuni passaggi.

Federica Pellegrini

Andando avanti nella carriera le donne hanno meno occasioni e non solo nello sport. Abbiamo visto i numeri di Tokyo: stessa percentuale di atleti presenti e medaglie vinte tra un genere e l’altro. Il problema è quando poi guardi alle colonnine che misurano la presenza di donne e uomini in altre posizioni, dagli ufficiali gara, ai presidenti delle federazioni e dei comitati olimpici agli allenatori. Fa impressione: solo il 10 per cento sono donne. Leggendo questi dati pensavo anche al mio nuoto: al livello di base, diciamo per un Assoluto, in Italia a bordo vasca si vede soltanto un 5% di allenatrici. E salendo nelle categorie competitive, a cascata diminuiscono.

Al Quirinale non salgono. «In fondo al cuore speravamo in tanti che fosse una donna questa volta, ma forse non siamo pronti purtroppo. Eppure forse qualche nome poteva esserci. In una società che ha sempre visto solo uomini al vertice, non è facile farsi strada. Io non sono per far passare le donne avanti, credo che l’argomento debba essere sempre quello meritocratico, questo mi ha insegnato lo sport. Allo stesso livello di competenze, così come di prestazioni sportive, tutti dovrebbero essere valutati allo stesso modo e avere le medesime opportunità. Invece le donne si trovano a un certo punto davanti a un bivio che gli uomini non incrociano: famiglia o carriera.

L’argomento richiama la nostra rubrica Una donna per coach, qui sotto le prime due interviste.

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