il trionfo di Harry e Dawn a Melbourne 56

La guerra di Harry Gallagher era finita. La vittoria era totale. Era partito con sei nuotatori. Cinque erano entrati in una finale olimpica. In tutto avevano conquistato quattro medaglie d’oro, cinque record del mondo, e un argento inaspettato. Regalino extra.

A Melbourne 56 Dawn Fraser aveva vinto i 100 metri stile libero col record mondiale e portato la staffetta 4×100 all’oro e al record mondiale. Poi aveva vinto un argento nei 400, in una gara che non aveva neanche preparato, che aveva spinto Lorraine Crapp, l’acerrima nemica, ormai quasi amica, al record del mondo. Jon Henricks aveva duplicato Frase. Margaret Gibson era diventata la prima nuotatrice del sud Australia a fare un record del mondo in staffetta. Murray Garretty era arrivato quarto nei 1500 stile libero, gara vinta dalla nuova star australiana Murray Rose. Gerganya Beckett era arrivata ottava nella finale dei 100 dorso.

Ma la regina dei giochi era stata senza dubbio Dawn Fraser, detta Frase, la ragazzina scalmanata di Balmain. Quella che faceva i tuffi a conchetta sulla testa dei suoi nuotatori. Quella che urlava, sbraitava, spariva e ritornava. Quella che s’arrabbiava e poi si commuoveva. Quella che aveva lottato fin dall’infanzia per darsi una vita. Quella che si affezionava fino in fondo, facendo finta di non volerti più.

Grazie coach, ” disse ad Harry, quando lo vide, con tutta la sua convinzione e quel sorrisino di compiacimento che diceva tutto. “Vado a cena sul Britannia con la regina Elisabetta!”. “Ricorda le buone maniere! ” Fu quello che riuscì a dire Harry quasi colto di sorpresa. ” E niente gomiti sul tavolo! Disse urlando troppo forte. Fece così un po’ perché era lontano. Un po’ perché non si vedesse che si stava commuovendo. Come se  niente fosse, appiccicò anche un bacio a quelle futili parole.

13° Meeting Squalo Blu

Serravalle (RSM)
26-04-24
Matteo Rivolta: "È una scelta coraggiosa, dolorosa ma necessaria, nel rispetto mio e di chi con me ha lavorato, sofferto, sognato."

Matteo Rivolta: “È una scelta coraggiosa...

Essere atleta è sicuramente difficile: l'allenamento, la prestazione, accettare la sconfitta e in caso di vittoria il peso di doversi ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative