Inghilterra: correva l’anno 1838

 

partenza di una gara in Inghilterra nei primi del 900.

 

Il 26 Agosto 1838, alle Serpentine, il famoso laghetto di Hyde Park, dove i nuotatori abituali di Londra si ritrovavano da tempo per praticare in vari modi l’arte del nuoto, dodici gentleman si erano dati appuntamento per contendersi la vittoria in quella, che molto probabilmente, fu la prima gara ufficiale indetta da una federazione.

NSS

La federazione in causa, la National Swimming Society, in realtà era un club. Infatti, pur svolgendo una funzione di riferimento per i nuotatori, come mai era successo, era una semplice associazione privata. Il compito di questa società, che stranamente per l’epoca, non aveva niente a che fare con i Lifesaviors, era organizzare gare di nuoto.

gare di nuoto

Organizzare gare di nuoto voleva dire costruire un evento dal nulla, renderlo pubblico, informare i nuotatori e naturalmente invogliarli a partecipare con premi allettanti. Erano cose che all’epoca facevano i giornali, i cui editori molto spesso erano anche i procacciatori di premi e i padrini dei singoli atleti.

professionisti

I nuotatori che gareggiavano a quell’epoca erano tutti professionisti, gente che si sfidava per ottenere qualcosa. Nel nostro caso il presidente della NSS, John Strachan, si era dato particolarmente da fare per mettere sul piatto premi invitanti: una medaglia d’argento con effigie e una ghinea per il primo classificato, una medaglia di bronzo e mezza ghinea per il secondo e una medaglia di metallo per il terzo.

successo

La gara del 26 agosto ebbe un grande successo. Almeno così riportarono i giornali. Il fatto è che allora il successo di una manifestazione non era dovuto tanto alle particolari prestazioni ottenute dai nuotatori, quanto alla quantità di scommesse che riusciva a mettere in moto. Era questo infatti il vero interesse che stava dietro allo sport nascente di quel momento. Soprattutto in Inghilterra. In quel paese (anche adesso) scommettevano tutti, lo facevano i ricchi e i poveri, i nobili, i borghesi e anche la working class. Naturalmente una parte delle vincite andava ai nuotatori.

seguito

Come ci si poteva aspettare, la gara ebbe un seguito. Si sarebbe ripetuta ogni anno. Questa regolarità fu alla base dello sviluppo di un’attività articolata, che fece crescere la National Swimming Society e il nuoto inglese. Oltre ad insegnare nuoto a migliaia di persone, infatti, la società arrivò a istituire comitati locali in tutto il paese, che portarono alla gara dell’anno successivo partecipanti provenienti da diverse città.

campionati regionali

La domanda di partecipazione portò col tempo ad organizzare turni eliminatori in ogni luogo che fosse interessato. Così nacquero veri e propri campionati cittadini che la NSS gestiva inviando premi nei vari distretti. Si trattava di medaglie d’argento per i vincitori, da assegnare insieme al titolo di “campione della città”. Da quelle gare sarebbero anche usciti i dodici finalisti per Londra.

Premi e regolamenti

Naturalmente i premi della gara di Londra erano migliorati. Dal secondo anno il vincitore avrebbe avuto una medaglia d’oro e venti ghinee. I soldi, però, erano vincolati al fatto che vincesse per quattro volte. In questo modo la federazione si assicurava la partecipazione dei migliori, alzando la durata delle attese, e quindi allettando gli scommettitori.

Hounslow

Il primo vincitore di questa maratona si chiamava Hounslow. Con la sua vittoria cominciò anche la pratica di cronometrare i tempi. Era una novità che inaugurava il confronto a distanza e incentivava lo “spirito sportivo” della gara. Naturalmente creava anche nuove ansie ai poveri nuotatori. Per vincere quella gara da 400 iarde, quella volta, Hounslow impiegò 7 minuti e 9 secondi.

ascesa e caduta

La riuscita di queste manifestazioni portò la NSS all’apice del successo, ma la fragilità dell’amministrazione e l’aumento dei costi la portarono, in non troppo tempo, al fallimento. La fine del sodalizio, che avvenne intorno agli anni ’50, coincise stranamente, o forse fatalmente, con l’inizio dello sviluppo del movimento degli “Amateurs”.

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