Sessanta giorni all’Europeo di Roma. Le riflessioni di Barelli e Butini per il Corriere dello Sport.

A sessanta giorni dall’Europeo di casa Federnuoto richiama l’articolo del Corriere dello Sport a cura di Paolo de Laurentiis intitolato “Roma 2022 un messaggio all’Europa” con le dichiarazioni del presidente Paolo Barelli e del Direttore tecnico della nazionale di nuoto Cesare Butini.

Segue qualche estratto dall’articolo di Paolo de Laurentiis.

Paolo Barelli

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Il nuoto è in salute.

«C’è una maggiore consapevolezza del nostro valore. Rispetto al 2009, in un Mondiale in vasca ricordato soprattutto per gli ori e i record del mondo di Federica Pellegrini, l’oro e il bronzo di Alessia Filippi, siamo cresciuti in quantità e qualità».

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«…ma le difficoltà che le nostre società devono affrontare sono grandi. Prima la chiusura degli impianti, poi la crisi energetica con le bollette più che raddoppiate. Ecco, Roma 2022 sarà il giusto riconoscimento per tutti gli sforzi che sono stati compiuti in questi ultimi mesi. L’attività agonistica ha un costo rilevante nel bilancio di una società ed è la prima a essere sacrificata nei momenti di crisi. Poter contare su un gruppo azzurro di grande valore, giovane, eterogeneo è la dimostrazione del lavoro di tutte le società italiane. Senza dimenticare che la strada è ancora lunga».

Cesare Butini

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« … il nuoto è tornato da Tokyo con 19 finali, è cresciuto trasversalmente. Merito delle società, dei loro tecnici, degli investimenti della Federnuoto. Non siamo l’America, dove l’attività sportiva è legata a quella dei college, o la Gran Bretagna dove è sempre la scuola che fa decollare lo sport».

[…]

Il Mondiale è alle porte: «E’ pur sempre un Mondiale post olimpico e qualche big lo diserterà. Noi andremo lì per fare bene, abbiamo creato una squadra facendo tesoro dei trials di Riccione ma senza vincoli eccessivi. C’è il giusto mix di atleti esperti e giovani, come Galossi che merita di essere a Budapest e successivamente continuerà il percorso con la nazionale giovanile». Poi sarà Roma: «Una festa e ci faremo trovare pronti. E’ vero che in alcuni settori come la velocità femminile siamo un po’ indietro. Ma l’Europeo in casa può essere il primo passo verso un’ulteriore crescita».

 

 

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