Il DT Cesare Butini alla vigilia del mondiale. Deplano out, Cerasuolo in dubbio fino a domani.

Da federnuoto le parole del direttore tecnico delle squadre nazionali Cesare Butini. Purtroppo si apprende che Lorenzo Deplano è fermo causa covid e Simone Cerasuolo domani si sottoporrà al tampone di controllo.

Cesare Butini da Federnuoto

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In realtà questo mondiale era schedulato a maggio, a Fukuoka (dove si disputeranno dal 14 al 30 luglio 2023, ndr); la nuova collocazione crea delle complicazioni soprattutto in vista dell’Europeo di Roma. E’ comunque un mondiale post olimpico e cercheremo di onorarlo in termini prestazionali e speriamo di medaglie. Molti giovani proveranno a mettersi in luce. Alcuni big saranno assenti perché non avevano previsto questo evento nel percorso stagionale. Altri protagonisti tireranno il fiato approfittando anche dell’annullamento della ISL; altri ancora la volata verso le Olimpiadi di Parigi 2024 passando per Roma 2022. Gli azzurri ci arrivano dopo un mondiale di corta esaltante ad Abu Dhabi. In vasca lunga il discorso è diverso. I risultati stagionali sono finora molto buoni, ma adesso ci misureremo con un contesto di altissimo livello e verificheremo lo stato generale. Peraltro la competizione non ha solo una finalità a se stante, ma anche allenante ed esperenziale, pertanto valuteremo con attenzione anche approccio e mentalità

Il triennio olimpico è chiaramente condizionato dagli effetti del Covid e ora anche della guerra – continua Butini – Il 2023 non dovrebbe riservare particolari sorprese, mentre la stagione 2024 dovrebbe raccogliere in sette mesi il mondiale, l’europeo e l’olimpiade. Per ottimizzare presenze e prestazioni dovremo condividere metodologie di allenamento con tecnici e società e attingere a tutto il serbatoio di atleti disponibili”.

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La nostra squadra è tra le meno numerose, ma ha un differenziale di età che ci porta da Pietro Codia (32 anni, ndr) a un ragazzo del 2006 come Lorenzo Galossi. Diciassette anni di differenza, tra esperienza e successi, coi più giovani che nuotano nella stessa corsia per emulare ed emozionarsi insieme ai campioni azzurri, ad ogni allenamento, ad ogni gara, ad ogni occasione. La forza di questa squadra è il gruppo, che già da qualche anno vive sinergicamente la crescita dei più giovani a garanzia di ciclicità di successi. Per questo ringrazio la Federazione, che mi ha permesso, attraverso lo strumento della discrezionalità, di convocare un ragazzo di sedici anni. Ciò significa che stiamo costruendo le basi per guardare già oltre i Giochi del 2024.

 

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