Oggi a casa arena abbiamo avuto il piacere di scambiate quattro chiacchiere con James Gibson: allenatore del campione del mondo in carica sui 50m stile libero Benjamin Proud, e Marco Cosso: preparatore atletico di Banjamin Proud e del campione europeo nei 1500m Mychajlo Romančuk.
Tanti spunti molto interessanti, a partire dalla scelta di spostarsi in Turchia, fino all’importanza della collaborazione tra allenatore e personal trainer quando si lavora con atleti di caratura internazionale.
James Gibson
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Penso che la Turchia si un bellissimo paese. Dal punto di vista strutturale e della comodità in ambito sportivo. Hai tutto quello che ti serve in pochi metri. Siamo stati molto fortunati a trovare una struttura che ci ospitasse e che assecondasse tutte le richieste degli atleti. Mi piace molto l’Italia, perchè anche qui ci sono delle strutture molto valide. Come a Lignano Sabbiadoro e Napoli.
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Sono soddisfatto di tutti gli atleti con cui abbiamo collaborato. E’ fondamentale che loro si fidino e che si crei una vera a propria connessione tra noi (allenatori) e loro (atleti). Ognuno ha degli obiettivi diversi e chiaramente si allenano per raggiungerli. Noi li accompagniamo nel loro percorso.
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Penso che la collaborazione, la sintonia e lo studio tra tecnici sia fondamentale per l’atleta. Mi sento di spendere una parola per Stefano Nurra, perché è stato proprio lui che ci ha insegnato l’importanza dell’allenamento a “secco” e dello studio minuzioso della nuotata.
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Per il futuro spero di continuare a divertirmi facendo l’allenatore e il general manager. Perché è quello che amo fare.
Marco Cosso
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La Turchia per noi è stata un po’ il centro del progetto. Per i nostri atleti era molto comoda da raggiungere, logisticamente parlando. Poi ci siamo trovati talmente bene che siamo rimasti lì quattro anni. Io tuttora sono lì.
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Abbiamo avuto soddisfazioni praticamente con tutti i nostri atleti. I risultati ottenuti sono irripetibili. Chiaramente lavorare con Ben Proud, Sarah Sjoestroem, Florent Manaudou, Chad Le Clos è un qualcosa di incredibile e sono dei grandi riferimenti per i giovani.
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E’ molto importante essere in sintonia tra preparatore atletico e allenatore. Io e James ci conosciamo molto bene e credo che il lavoro con Ben (Benjamin Proud) sia un qualcosa di incredibile. Il suo nuoto è tutto di qualità, ogni cosa è studiata nei minimi dettagli.
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In futuro spero di continuare ad allenare. Non venendo direttamente dal nuoto ho deciso di studiare e mettermi in gioco, e sono felice della scelta che ho fatto.
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