Amsterdam, 1870

Cartolina del famoso stabilimento balneare di Amsterdam nel 1881.

 

Il 25 giugno 1870, ad Amsterdam, nacque il primo club di nuoto dei Paesi Bassi, l’Amsterdamsche Zwemclub. Può considerarsi uno dei più antichi sodalizi di tutto il continente europeo. I suoi obiettivi erano praticare l’arte del nuoto, assegnare premi a chi salva il prossimo finito in acqua con pericolo per la sua vita e organizzare gare di nuoto.  Naturalmente il club era aperto solo agli uomini, com’era tipico dell’epoca. Alla guida c’era il dr.Vrijdag, che fu futuro  presidente della Federazione olandese. Per la particolare condizione di quel paese, fin dai primi tempi, i suoi membri finirono all’estero o nelle colonie, contribuendo in maniera particolare alla diffusione del nuoto.

gare

Dopo la fondazione, presso lo stabilimento balneare principale della città, furono subito avviate competizioni natatorie. Le gare prevedevano l’assegnazione di premi in denaro ai primi tre classificati. La prima di queste gare si svolse il 6 agosto 1870 e attirò molti nuovi membri per il club e molti benefattori. Dal 1873 furono invitati a partecipare anche nuotatori provenienti da fuori.

lezioni di nuoto

Il club fece anche grandi sforzi per avviare lezioni di nuoto, soprattutto per i  velisti. I primi tentativi, fatti nel 1871, però, fallirono miseramente. Il problema era la totale mancanza d’iscritti. L’anno dopo le cose andarono decisamente meglio: 250 ragazzi risposero all’appello. Peccato che il budget fosse assolutamente insufficiente a insegnare a tutti. Così solo in dieci riuscirono a prender parte alle lezioni.

primo rapporto annuale

Il 19 aprile 1871 fu scritta la prima retrospettiva della società, a mano, su un quaderno, dal primo presidente. Il  rapporto si apriva con queste parole: “È per me un grande piacere potervi dare oggi il primo rapporto”. Inclusa c’è la lista dei membri. E’ strano che questa relazione parli del 28 maggio 1870 come data di fondazione. I primi undici membri sono tutti registrati in quella data. Trenta nuove affiliazioni si registrano, invece, nella famosa data del 25 di giugno.

W.E. Bredius

Uno dei nomi più famosi presidenti dell’AZ 1870 fu W.E. Bredius (1860 – 1930), a capo della società per 36 anni e presidente della federazione Olandese per trent’anni. La famosa piscina sullo Spaarndammerdijk porta il suo nome.

membri

I nuotatori della società diventati famosi furono molti. Johannes Dirk Bloemen (1864-1939), per esempio, partecipò ai Giochi olimpici di Parigi del 1900. Ottenne 3:02.2 nei 200 metri dorso e arrivò quarto. Anton Harthoorn (1866–1937), figlio del gestore della scuola di nuoto e della piscina sul Westerdoksdijk, fu un’altra star. Vinse diverse competizioni all’AZ 1870 e fu più volte campione olandese della rana. Nei ranghi della Royal AZ sono annoverati anche Ada Kok, Greta Kok, Wim de Vreng, Enith Brigitha, Bob Denneboom, Frits Wegenaar, Herman Smitshuijzen e Gerard van Voorst. Più recentemente Chantal Groot (1982), che ha partecipato ai Giochi Olimpici del 2000, 2004 e 2008 e alle edizioni dei Campionati mondiali del 2001, 2003, 2005, 2007 e 2009.

KNZB

Per tutte le cose fatte, la AZ 1870 è considerata la madre del nuoto olandese. Furono soprattutto i suoi presidenti a credere a questo compito. Grazie a loro si potè pensare anche la nascita della Dutch Swimming Association, divenuta in seguito Royal Dutch Swimming Association (K.N.Z.B.), l’attuale federnuoto olandese. I paesi bassi ebbero la loro federazione già nel 1888, che prese il largo il 14 agosto di quell’anno, mettendo insieme l’attività di cinque club. Oltre alla squadra di Amsterdam contemplava il Club di nuoto di Arnhem, il Gouda Swimming Club, l’ Hollandsche Dames Zwemclub e il Leidsche Zwemclub. Nel 1909 la federazione entrò a far parte della FINA, mentre il 13 novembre del 1933 ricevette il cosiddetto Predicato Reale, il riconoscimento della corona che la trasformava in “Royal Dutch Swimming Association”.

1970

Anche l’Amsterdamsche Zwemclub, per l’impegno sostenuto in tanti anni fu insignita del Predicato Reale, in occasione del 100 ° anniversario della sua fondazione.

Sara Curtis: "Sorridere è una buona medicina. Mi fido di Thomas, ma soprattutto lui si fida di me."

Sara Curtis: “Sorridere è una buona medi...

Il sorriso è il suo biglietto da visita. Per Sara Curtis si tratta di una stagione che sta evolvendo in ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative