Viva la grafica!

Tutto è pronto per celebrare la proclamazione della grafica social media dell’anno.

Sto contando i minuti che ci separano dalla proclamazione del vincitore del trofeo GPGPO 2022.

La constatazione che le ormai famose grafiche siano la più alta forma di comunicazione sui social media, specialmente su Instagram, si è fatta lentamente strada nella mia scarsa conoscenza del mondo dei media.

Per chi ancora fosse all’oscuro mi permetto, anche se da neofita, di spiegare di cosa si tratta.

La costante contrazione della soglia di attenzione da parte del pubblico, unita alla scarsa flessibilità dello strumento social media, ha generato ciò che inizialmente era vissuto come una costrizione, ma si è rivelato poi una grande opportunità. Non è per nulla facile poter riassumere in una sola occhiata fatti, commenti, reazioni e richiesta di attenzione da parte di un’utenza spesso distratta e superficiale.

La risposta delle migliori menti del mondo social è stata prima l’invenzione, poi l’affinamento e infine l’apoteosi delle grafiche.

Si tratta di scegliere una foto, possibilmente significativa ma neutra in modo da non urtare suscettibilità alcuna, a cominciare dagli sponsor. Se la non si ha, si convince il fotografo a produrla, lavorarla e inviarla quanto prima. Felice il fotografo, il quale sa che la sua immagine verrà valorizzata dall’apporto di alcuni elementi decorativi e semanticamente potenti. Man mano che quest’arte si affina, la tendenza è di trasformare l’immagine di base con aggiustamenti, viraggi e filtri, spesso inventati dal Graphic Designer, vero genio ex machina. I grandi maestri poi, sanno aggiungere le scritte per migliorare l’impatto della foto di base, inserendo così il vero messaggio della comunicazione. Devo dire che durante i Mondiali appena terminati a Melbourne, ho potuto ammirare alcuni capolavori.

C’è poi un elemento che mi ha fatto diventare un vero fan di questi messaggi concentrati: la nostalgia.

L’elaborazione di queste immagini mi ricorda infatti quando, alle prime armi con i software di lavorazione foto (credo che il primo sia stato Paint Shop Pro, poi sostituito da Photoshop – che è un po’ lo standard della lavorazione immagini), mi divertivo ad applicare i filtri disponibili alle mie immagini. Ricordo con piacere che ero particolarmente innamorato del filtro frosted glass (quello della finestra del bagno per capirci) e di quello cerca bordi. Poi ho capito che venivano usati anche per generare degli effetti di lavorazione particolari (il cerca bordi serve anche per applicare la nitidezza solo sulle linee che separano le varie componenti dell’immagine).

Conscio anche delle mie scarse capacità, non ho proseguito sulla strada delle grafiche. Per fortuna, perchè ora sarei sbertucciato dai professionsiti attuali, che sono riusciti laddove io non avevo abbastanza stoffa.

La premiazione del Grand Prix Grafica Più Orrenda del 2022 avrà luogo venerdì 13 gennaio, alle ore 20:33, presso il salone della peste del casinò di Epouvantable.

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