Marco Menchinelli: due giorni dei campionato in cui abbiamo avuto grandi conferme.

Dopo i primi due giorni di gare abbiamo voluto sentire le impressioni del responsabile della Squadra Nazionale Giovanile Marco Menchinelli.

Due giorni di gare non sono molti, ma i segnali del movimento giovanile in contesto assoluto sono arrivati.

Durante questi due giorni di Campionati Assoluti abbiamo avuto delle importanti conferme: abbiamo già una ventina di atleti qualificati.

C’è ancora molto da lavorare sullo stile libero femminile, in particolare sulla distanza dei 200 mt. Mi aspetto qualcosa di più dalle velociste, quindi nei 100 stile. C’è da focalizzarci anche sui 100 farfalla. Queste giovani devono andare a prendere il posto delle atlete più mature, perciò deve esserci un’importante spinta in avanti. Però non sarei sincero se dicessi che non sono soddisfatto: i risultati fino ad ora sono comunque buoni. Si cerca sempre di migliorare. L’esperienza mi ha insegnato che esaltare troppo, a volte non va bene. Si rischia di adagiarsi. Invece credo sia giusto e costruttivo essere realisti: i risultati sono buoni, ci sono delle lacune che vanno colmate.

Quale suggerimento ti senti di dare agli allenatori del settore giovanile perché possano contribuire a colmare queste lacune?

Per quanto riguarda le ragazze credo che ci si debba focalizzare sulla forza. Ma vorrei che si facesse molta attenzione a questo concetto, per evitare di travisarlo. Le ragazze fisiologicamente non hanno la stessa forza di un maschio, c’è uno sviluppo diverso e una questione ormonale dalla quale non si può prescindere. Le ragazze sviluppano la forza in un altro modo rispetto ai maschi, ma la sviluppano. Bisogna tenere conto di queste differenze. Inoltre vale sempre il principio di non essere troppo precoci, e quello di non aspettare troppo: le tempistiche sono delicate e il rispettarle è fondamentale per avere o non avere un risultato. Il volume e l’intensità di lavoro su questo aspetto devono sempre essere graduali e adattati all’atleta che si ha davanti. La cosa su cui ci si deve focalizzare è creare la mentalità e l’allenabilità a questo tipo di lavoro, far capire che non è un corollario della seduta in vasca ma parte integrante di un percorso di crescita sportiva. Se i presupposti dell’atleta fanno ben sperare per un inserimento nel nuoto d’élite, è fondamentale che questo tipo di attività sia già parte dell’atleta. Perché non la possiamo inventare da un momento all’altro e sopratutto c’è una finestra temporale in cui abbiamo margini di crescita e poi momenti in cui questi margini non ci sono più.

Venues, BPER, UnipolSai, Frecciarossa
200m Rana Donne Eliminatorie
Swimming, Nuoto
FIN Campionati Italiani Assoluti Primaverili di Nuoto
Riccione, 20230414
Stadio del Nuoto
Photo © Giorgio Scala / Deepbluemedia / Insidefoto

 

 

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