Il Capitano Fabio Scozzoli si ritira. Al Sette Colli la sua ultima gara.

In occasione del 59esimo Trofeo Settecolli di Roma, Fabio Scozzoli (Imolanuoto e CS Esercito), gareggerà nei suoi 50 rana per l’ultima volta, questa quanto annunciato dal campione romagnolo che nel corso della lunga e vincente carriera ha raccolto un bottino di 31 medaglie internazionali.

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e abbiamo piacevolmente conversato sulla sua decisione e sui suoi progetti futuri.

Si tratta di una decisione maturata nel tempo, non sono una persona istintiva e non agisco d’impulso. Lo sapevo che questo momento prima o poi sarebbe arrivato ma volevo essere io a deciderlo. Quando hai la voglia e la grinta ma il corpo non ti supporta più come vorresti è fondamentale fare un’analisi oggettiva della situazione. Non sono mai stato una persona che si risparmia negli allenamenti e quando vai in gara e non raccogli i risultati per i quali hai lavorato diventa faticoso e anche un pò logorante. Sono comunque molto soddisfatto, ho avuto un percorso da atleta molto longevo e ricco di soddisfazioni. Il mio percorso si è caratterizzato con alti e bassi. Ho avuto risultati importanti, infortuni dai quali sono riuscito a rialzarmi ogni volta e tornare a essere competitivo. Non è scontato ma per chi lo vive è importante.

Il tuo sarà un addio alle competizioni, ma non al mondo del nuoto, giusto? È difficile immaginare questo ambiente senza di te.

Assolutamente. Lascerò le competizioni ma non questo ambiente. È il mio ambiente, nel quale sono cresciuto e fatico a immaginare il mio futuro fuori di qui. Con il Gruppo Sportivo dell’Esercito, Imolanuoto e il mio allenatore Cesare Casella stiamo già dialogando per poter avviare una collaborazione. L’idea di poter mettere la mia esperienza di atleta a servizio degli altri è una cosa che mi piace moltissimo. Sare felice anche di poter collaborare con la Federazione Italiana Nuoto. Mi auguro davvero che tutto questo si possa concretizzare.

Immaginandoti nei panni di allenatore e preparatore atletico, pensi che il tuo target ideale in questo momento siano i giovani o gli atleti più evoluti?

Credo gli atleti più evoluti. Penso che per poter fare un buon lavoro con i giovani serva molta esperienza, cosa che io ancora non ho. Sono una fetta del movimento molto importante e devono essere seguiti da persone competenti ed esperte, che abbiano un vissuto a bordo vasca importante, sia in termini di tempo che di situazioni. Ovviamente mi piacerebbe poter spaziare e provare più cose per poi capire cosa sia meglio. Ma inizierei da quegli atleti che in questo momento sento più vicini, perché posso far tesoro delle mie esperienze di atleta. Inoltre, con i miei compagni di squadra lo sto già facendo. Loro sanno che possono contare su di me per qualunque cosa e io sono felice di poter essere loro utile. Sia che si tratti di un consiglio tecnico o metodologico, sia che si tratti di qualcosa di personale.

A Fabio il nostro più grande in bocca al lupo per il suo futuro. Siamo felici di sapere che sarà ancora sul piano vasca tra noi!

 

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