1884. Amateurs. La guerra continua.

Horace Davenport, famoso presidente dell’SAGB, dimissionario in quanto membro di Ilex, uno dei clubs responsabili della rottura nel movimento inglese degli Amateur e della nascita dell’Amateur Swimming Union.

 

Nel mese di gennaio del 1884, a Londra, il movimento degli amateur decise che un bagnino andava considerato “professionista”. Quindi non poteva più iscriversi alle gare dei dilettanti. La decisione doveva servire ad abbassare la temperatura tra Swimming Association of Great Britain (SAGB) e Amateur Swimming Union (ASU). Le due organizzazioni amatoriali inglesi, infatti, erano in guerra dall’anno precedente per il caso di Tom Cairns. Ma la rottura tra gli idealisti del nuoto britannico era stata troppo forte. Horace Davenport, il presidente fondatore dell’SAGB, ma presidente di Ilex, capofila di ASU, schiacciato tra due incudini, aveva lasciato il suo incarico. Così mancava un anello di congiunzione tra i separati in casa e il conflitto restava aperto.

ASU

L’ASU, nel frattempo aveva ricevuto anche l’appoggio dell’Imperial Swimming Union. Per cui poteva contare su dieci club: Ilex, Otter, Codogan, Norwood, Imperial, Surbirton, Croydon, Richmond, Kew Bridge e Bangor. Per essere più in linea con le regole dell’Amateur Athletic Association e dell’Amateur Cycling Union, poi, che erano le due associazioni guida del dilettantismo sportivo, avevano rifatto le loro regole in termini ancora più restrittivi. Ma il tentativo dei ribelli di fare un campionato autonomo sulle 100 iarde, uno sul miglio e una prova di Plunging (specialità di tuffi) andò male, a causa della qualità mediocre dei partecipanti.

campionati femminili

L’SAGB, invece, nonostante le perdite, andava avanti con delle novità. In alcuni campionati provinciali di quel 1884, per esempio, istituì gare femminili. Nell’Hampshire vinse il primo titolo per dilettanti donne sulle 88 iarde la signora H.Green. A Rochdale, nel campionato del Lancashire sulle 150 iarde, invece uscì campionessa una giovanissima Minna Wookey.

gare in acqua salata

Un altra novità fu la prova in acqua salata da 440 iarde. Sotto questa scelta covava l’idea che le gare in ambiente naturale potessero avere esiti alternativi. Il principio convinse a sufficienza da far durare questo titolo, a dir la verità alquanto strano, fino al 1934. Tra l’altro questa iniziativa portò al diffondersi di esperimenti analoghi in altri paesi. Nei campionati italiani dei primi tempi, per esempio, si manifestò con la nascita di campionati specifici di lago, di mare e di fiume, che ebbero però vita più breve. Nella gara in acqua salata a vincere in quel 1884 fu proprio Tom Cairns, il pomo della discordia tra gli Amateur, che in quell’anno, tanto da smentire da subito una qualità particolare del sale, si aggiudicò anche il Campionato SAGB delle 500 iarde in acqua dolce.

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