Stanford. Katie Ledecky come Steve Jobs. Ospite d'onore alla cerimonia di laurea dell’ateneo. VIDEO.
“Posso dirvi tutto quello che c’è da sapere sullo stile libero e sulle virate. Non posso però dirvi tutto quello che c’è da sapere sulla vita.” ph: Stanford Report
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Katie Ledecky (28 anni) è tornata a Stanford, la sua università, per tenere il discorso principale alla cerimonia di laurea davanti a oltre 20.000 persone riunite allo Stanford Stadium. Laureata nel 2020 in psicologia con una specializzazione in scienze politiche, Ledecky è l’atleta olimpica statunitense più decorata di sempre, con 14 medaglie — 9 d’oro — ed è stata una dei 59 olimpionici di Stanford presenti ai Giochi di Parigi 2024.
Katie Ledecky: “Posso dirvi tutto quello che c’è da sapere sullo stile libero e sulle virate. Non posso però dirvi tutto quello che c’è da sapere sulla vita.”
Nel suo discorso, ha ricordato la sua prima Olimpiade, a Londra 2012, dove a 15 anni era la più giovane atleta statunitense di tutta la spedizione. Ha ricordato che, durante la finale degli 800 stile libero, in tribuna erano presenti il principe William e Kate Middleton. Ha anche raccontato di aver nuotato accanto alla campionessa olimpica in carica e beniamina di casa Rebecca Adlington.
Katie Ledecky: “Sapevo che il pubblico avrebbe urlato 'Bec-ky, Bec-ky', ma nella mia testa mi ero programmata di sentire 'Le-deck-y, Le-deck-y'. A metà gara mi chiesi: dov’è sono finite le avversarie? Per un attimo ho pensato di aver sbagliato qualcosa, di essere partita troppo veloce. Poi mi sono detta: vai avanti. E così ho fatto. Ho vinto con oltre quattro secondi di vantaggio ... Ascoltate allenatori, famiglie, mentori e superiori, ma ascoltate anche voi stessi. Non abbiate paura di prendere l’iniziativa. A volte bisogna buttarsi e scoprire di cosa si è capaci.
Katie Ledecky: “Non dovete per forza vincere la gara. Dovete vincere la vostra gara. E vincere la vostra gara significa innamorarvi del processo. Innamoratevi del processo, non del podio. Secondo la mia esperienza, ci sono tre elementi per andare lontano: il ritmo, il processo e il tempo. Prendete posizione. E andate là fuori a lasciare il vostro segno.”
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