L'infinito in piscina, da Leopardi alla scienza
Presso il centro federale "Bruno Bianchi" di Trieste
Franco Del Campo, direttore del Centro Federale FIN di Trieste e, Stefano Fantoni, champion di ESOF 2020 , presso il polo natatorio “Bruno Bianchi” di Trieste, hanno presentato: L’infinito in piscina, da Leopardi alla scienza, per un incontro tra sport e cultura.
“L’infinito” di Leopardi in piscina. È successo a Trieste, alla piscina comunale “Bruno Bianchi”, che ormai è diventata “una piscina da sfogliare”, perché -oltre ad allenamenti, gare, partite di pallanuoto, nuoto libero e una frequenza annuale di oltre 200.000 presenze, tra bambini, adulti ed anziani- ospita mostre, una biblioteca per il book crossing ed iniziative culturali.
Negli anni scorsi c’è stata l’esposizione permanente dedicata alla Costituzione e poi un ampio pannello sulle Parole Ostili. Quest’anno, in occasione del bicentenario dell’idillio di Leopardi (1819), è stata la volta de “L’infinito”, esposto anche in termini scientifici, grazie alla collaborazione di ESOF 2020, che farà diventare Trieste capitale della scienza europea.
Ma come si spiega una scelta così insolita per un impianto sportivo? La risposta viene da Franco Del Campo, direttore del Centro Federale Trieste, due volte finalista nei 100 e 200 dorso all’Olimpiade di Città del Messico nel ’68, ed ex docente di filosofia. “Lo sport è educazione e cultura –ricorda Del Campo- per questo abbiamo voluto far diventare la nostra piscina anche un contenitore culturale. Quest’anno abbiamo realizzato grandi pannelli che riproducono “L’infinito”, scritto quando Leopardi aveva appena 21 anni”.
Ma non c’è solo la poesia, perché il concetto di infinito, elaborato da filosofi e scienziati, è paradossale e complesso e nel 2020 Trieste, grazie ad ESOF, sarà città della scienza. "È in questa prospettiva –spiega Stefano Fantoni, fisico e champion di ESOF- che ci ha fatto molto piacere affiancare alla poesia di Leopardi una sintetica definizione di infinito dal punto di vista scientifico e presentarlo ai giovani che frequentano la piscina Bianchi, ricordando che dentro lo sport c’è tanta scienza e cultura”.
“La concezione dell’infinito leopardiano –conclude Del Campo- è importante anche nello sport. Tutti gli atleti imparano a confrontarsi con il proprio limite, con un “ermo colle” e una siepe che “da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”, ma poi nello sport si deve provare a superare siepi, colli e paure, per conquistare nuovi orizzonti”.
Una ragione in più per andare a “sfogliare” la piscina “Bianchi” di Trieste.
https://www.federnuoto.it/centri-federali/c-f-trieste-bruno-bianchi.html
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