Ben Proud si ritira dal nuoto olimpico per gli Enhanced Games.
"Non è la fine del mio percorso ... è l’inizio di un nuovo capitolo."
/https://distribution-point.webstorage-4sigma.it/nuoto_com-1291/media/immagine/2025/resized/Screenshot_2025_09_10_alle_16_35_12-1912x1074.png)
Lo sprinter britannico Ben Proud, campione mondiale ed europeo dei 50 stile libero e argento olimpico a Parigi 2024, è diventato il primo atleta del Regno Unito ad aderire agli Enhanced Games, la competizione che consente l’uso di sostanze dopanti. La sua scelta comporterà automaticamente l’esclusione dalle competizioni internazionali tradizionali. Proud, 30 anni, non ha mai conquistato l’oro olimpico né battuto il record mondiale dei 50 stile libero (imbattuto dal 2009). Ora vede negli Enhanced Games una possibilità di "continuare l’inseguimento" e spingersi oltre i propri limiti.

Ben Proud: «Penso che apra semplicemente una strada diversa per eccellere. Ho ottenuto tutto quello che potevo nello sport tradizionale, ora questa è una nuova opportunità. Non credo affatto che significhi mancare di rispetto allo sport pulito».
Ben Proud traccia una linea di confine netta tra due mondi che, a suo dire, non devono essere confusi: lo sport tradizionale e gli Enhanced Games, che definisce “entità completamente separate”. Se da un lato ribadisce con fermezza che il doping nello sport pulito è “inaccettabile” e “frustrante”, dall’altro accusa le agenzie antidoping di non riuscire a garantire piena equità, sottolineando come i controlli restino un eterno “gioco del gatto col topo”, destinato a essere aggirato da qualcuno.
Ben Proud: «Mi ritiro dal nuoto tradizionale per competere agli Enhanced Games. Entro in un contesto che mette in discussione tutto ciò che sappiamo sulla performance, e che offre la possibilità di inseguire il limite estremo del potenziale umano con gli strumenti e le opportunità del nostro tempo. È qui che inizia il mio prossimo capitolo.»
Nelle scorse settimane, World Aquatics ha preso posizione con fermezza, diventando la prima federazione internazionale a vietare la partecipazione a eventi ufficiali a tutti coloro — atleti, tecnici o dirigenti — che decideranno di prendere parte agli Enhanced Games.
il testo integrale del post pubblicato dallo sprinter britannico
Per 15 anni il nuoto mi ha definito. Ha plasmato le mie decisioni, i miei sacrifici e la direzione della mia vita. Ogni scelta che ho fatto – dove vivere, come allenarmi, a cosa rinunciare – era orientata al desiderio di essere la migliore versione di me stesso in vasca, di dimostrare di essere all’altezza sul palcoscenico mondiale.
Questo percorso mi ha regalato momenti straordinari: finali olimpiche, titoli mondiali, ricordi ed esperienze che porterò sempre con me. Ma più dei risultati, mi ha donato un’abilità – qualcosa di fragile, raro e conquistato a fatica. Un’abilità che, tra 5 o 10 anni, potrei non avere più il privilegio di esprimere a questo livello.
Mi trovo nella posizione fortunata di poter valorizzare ciò che so fare in acqua e di inseguire qualcosa di unico che oggi mi entusiasma in un modo nuovo. Per la prima volta, dopo molto tempo, sto prendendo una decisione non per il nuoto, ma per me stesso.
Sono arrivato a un punto in cui mi sento profondamente soddisfatto di tutto ciò che ho raggiunto nella mia carriera. Il mio cuore è colmo di gratitudine, e so che sono pronto ad andare avanti e ad abbracciare una nuova sfida. È per questo che mi ritirerò dallo sport tradizionale per competere agli Enhanced Games.
Questo non è la fine del mio percorso – è l’inizio di un nuovo capitolo.
ENTRA NEL NOSTRO CANALE TELEGRAM PER AVERE COSTANTI AGGIORNAMENTI
UNISCITINON PERDERTI NESSUNA NOTIZIA SUL NUOTO ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER