VAR protagonista del mondiale di Budapest.

Il protocollo VAR (Video Assistant Referee), chiamato anche "Video Check", utilizzato ai Campionati del Mondo in vasca corta di Budapest si è dimostrato estremamente funzionale. Numerose squalifiche sono state comminate con l’ausilio di prove video dettagliate, fornite quasi in tempo reale, grazie a una tecnologia avanzata che evidenzia infrazioni tecniche difficilmente rilevabili anche dagli osservatori più esperti. Questo sistema offre una trasparenza senza precedenti, colmando possibili lacune che, in altri contesti, potrebbero generare dubbi o errori di valutazione.

La nuova partnership tra World Aquatics e Sony Corporation, attiva dalla rassegna mondiale in corso fino ai Giochi Olimpici del 2028, promette ulteriori miglioramenti e integrazioni al Video Assistant Referee. L'oggettività, l'immediatezza e la trasparenza garantite da questa tecnologia non solo contribuiscono all’equità delle competizioni, ma migliorano anche l’esperienza offrendo una fruizione più coinvolgente e priva di controversie.

La maggior parte delle infrazioni tecniche emerse attraverso le immagini video ai Mondiali di Budapest deriva spesso da abitudini consolidate o da una scarsa attenzione ai dettagli durante la quotidianità degli allenamenti. Questi automatismi, difficilmente rilevabili senza il supporto della tecnologia, risultano quasi impossibili da rilevare a occhio nudo per tecnici e ufficiali di gara, evidenziando l'importanza di strumenti avanzati per garantire una maggiore precisione e uniformità nelle valutazioni.

Nel prossimo futuro avremo dei campi gara strumentati per monitorare e registrare le prestazioni degli atleti, dalla rilevazioni delle infrazioni, comprese i blocchi di partenza che registrano i tempi di stacco, fino alla rilevazione di dati tuili a tecnici ed atleti.