Penny Oleksiak si ritira dal mondiale per una verifica in corso sulla "Whereabouts Rule"
"Ci tengo a precisare che questa questione non riguarda l'uso di sostanze vietate, ma riguarda esclusivamente la corretta comunicazione dei miei spostamenti".
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La campionessa olimpica canadese di Rio 2016, Penny Oleksiak, ha ufficializzato il suo ritiro dai Mondiali di Nuoto di Singapore a causa di una procedura di verifica di World Aquatics relativa alla "whereabouts rule", ossia la mancata o non corretta comunicazione dei luoghi e orari per le visite degli ispettori antidoping da segnalare sul proprio modulo Whereabouts, documento che trimestralmente i nuotatori d’elitè sono tenuti a compilare con la possibilità di apportare successive modifiche. La 25enne ha precisato che il caso non riguarda l'uso di sostanze vietate, ma esclusivamente l'aggiornamento corretto delle informazioni relative alla sua posizione. Oleksiak ha ribadito di essere sempre stata un'atleta pulita e ha dichiarato che non rilascerà ulteriori commenti a riguardo. La nuotatrice avrebbe dovuto partecipare individualmente ai 100 metri stile libero.
Penny Oleksiak: "Voglio confermare di essere coinvolta in un caso relativo alla mia localizzazione (Whereabouts) attualmente in fase preliminare. Ci tengo a precisare che questa questione non riguarda l'uso di sostanze vietate, ma riguarda esclusivamente la corretta comunicazione dei miei spostamenti. Per rispetto verso Swimming Canada, i miei avversari e lo sport pulito, ho deciso di non partecipare ai Campionati Mondiali di World Aquatics 2025. Sono e sono sempre stato un atleta pulito e, al momento, non rilascerò ulteriori commenti."
Dichiarazioni di Swimming Canada
Ceo Suzanne Paulins. «Abbiamo appreso che Penny è stata informata di non aver mantenuto aggiornati i suoi dati di localizzazione, come richiesto dalle norme antidoping della World Aquatics. Ci ha spiegato che si è trattato di una disattenzione e che non è in alcun modo coinvolta nell’uso di sostanze vietate. Sosteniamo la sua decisione e crediamo che sia un’atleta pulita che ha commesso un errore amministrativo», ha dichiarato Suzanne Paulins, CEO di Swimming Canada. «Questa è una scelta fatta per il bene della squadra: benché al momento non sia stata sanzionata, la sua partecipazione ai mondiali potrebbe potenzialmente influire sui risultati del team se venisse accertata una violazione delle regole antidoping.»
«Le normative antidoping esistono per garantire parità di condizioni a tutti gli atleti, e noi siamo impegnati a far rispettare e a sostenere tutte le regole antidoping, come previsto dal Programma Antidoping Canadese e dalle direttive della World Aquatics e della World Anti-Doping Agency. È certamente una notizia deludente per Penny, i suoi compagni di squadra e tutti noi di Swimming Canada, che speravamo di vederla gareggiare ancora per il Canada.»
La"whereabouts rule” è una norma WADA che attribuisce la violazione "whereabouts failure” in caso di triplice inadempienza, nel corso di 12 mesi, per quanto riguarda la mancata o non corretta comunicazione e/o il farsi trovare dai commissari WADA nel luogo e nell’orario indicato sul proprio modulo Whereabouts , documento che trimestralmente i nuotatori d’elitè sono tenuti a compilare con la possibilità di apportare successive modifiche, ma anche queste entro un termine stabilito, è una norma del codice WADA piuttosto criticata per alcune difficoltà legate alla gestione delle corrette indicazioni da parte degli interessati e perché mette gli atleti inadempienti sul medesimo livello sanzionatorio di chi ha utilizzato sostanze proibite.
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