Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha ribadito, attraverso il suo Executive Board, che lo sport deve restare un simbolo di speranza e un mezzo per unire il mondo in una competizione pacifica, nel pieno rispetto dei principi fondamentali dell’Olimpismo.
In un contesto globale segnato da guerre e conflitti, il CIO ha sottolineato che le differenze tra nazioni devono essere risolte con il dialogo e non con la violenza, denunciando come tensioni politiche, boicottaggi e restrizioni agli atleti stiano limitando il diritto universale di competere.
Il CIO ha richiamato la Carta Olimpica, che sancisce la neutralità politica dello sport, e le risoluzioni dell’ONU che ne garantiscono l’autonomia. A dimostrazione concreta del potere unificante dello sport, il CIO ha ricordato i Giochi di Parigi 2024, dove i 206 Comitati Olimpici Nazionali e il Team dei Rifugiati hanno convissuto e gareggiato in armonia.
Guardando al futuro, l’Executive Board si è impegnato a garantire la partecipazione di tutti i NOC ai Giochi Olimpici Giovanili di Dakar 2026 e ha istituito un Gruppo di lavoro per la protezione dei principi fondamentali dell’Olimpismo, con l’obiettivo di preservare la neutralità politica e valorizzare gli atleti come ambasciatori di pace.