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Dopo due mesi di inattività 20 giovani nuotatori ucraini si allenano a Chieti.

"... un giorno mentre eravamo ad allenarci all'aperto abbiamo sentito suonare le sirene e due missili sono caduti non lontani dalla nostra piscina ... " 

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Fra le molte iniziative nate sul territorio nazionale indirizzate all'accoglienza dei cittadini ucraini segnaliamo quella abruzzese dall'amico Alessio Matarazzo (consigliere regionale CONI e FIN ndr.) che abbiamo raggiunto per chiedergli qualche dettaglio in più, il progetto ha integrato e coinvolto diverse istituzioni della Regione Abruzzo; Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Coni e Federazione Italiana Nuoto.

Grazie all'interessamento di Matarazzo è stato organizzato un incontro con il Responsabile del Comitato Olimpico Ucraino Mycola Shyshlikov e da subito l'obiettivo è diventato quello dell'accoglienza a trecentosessanta gradi, per rendere funzionale la "macchina dei soccorsi" è stata fondamentale la disponibilità del Presidente CONI regionale Enzo Imbastaro.

I primi beneficiari di questa iniziativa sono stati 20 atleti appartenenti al mondo del nuoto, ragazzi tra i 14 e 17 anni che dopo 2 giorni di viaggio sono arrivati a Pescara per essere trasportati con i mezzi della Croce Rossa Italiana in quel che sarà la loro casa fino al terminare della guerra.  Dopo due mesi di inattività gli atleti hanno ripreso gli allenamenti nella struttura sportiva di Chieti e sono rimasti piacevolmente sorpresi dall'impianto: " ... sembra di essere vicino casa, questa piscina somiglia molto ad una struttura che avevamo vicino casa " le parole di uno dei dirigenti e responsabile della Federazione Nuoto Ucraina Natalie Mits. I venti nuotatori avranno anche modo di partecipare alle competizioni in programma questa estate.

Le storie raccontate dai ragazzi fanno accapponare la pelle, uno di loro racconta:

"... un giorno mentre eravamo ad allenarci all'aperto abbiamo sentito suonare le sirene e due missili sono caduti non lontani dalla nostra piscina ... "

Alessio Matarazzo

"L'obiettivo primario è rinforzare le collaborazioni tra i diversi enti in maniera tale da agevolare i corridoi umanitari per i ragazzi che svolgono attività sportiva di medio/alto livello in campo giovanile. Va da sé, che se non avessi avuto la piena fiducia dei presidenti regionali del CONI. Enzo Imbastaro, della FIN, Cristiano Carpente, e della Croce Rossa Italiana, Gabriele Perfetti, tutto questo non avrebbe avuto modo di esistere, quindi non posso far altro che ringraziarli per avermi affidato un onere e un onore così grande".

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