1905: un ungherese a Londra
Dai bagni sul Danubio al record ASA: l’ascesa dello “squalo ungherese”
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Weston sul mare
Il 14 agosto 1905 a Weston sul mare, località vicino a Bristol, Zoltan Halmay, un ungherese, vinse il campionato dell’Amateur Swimming Association delle cento yard, affermandosi come l’uomo più veloce del mondo. Infatti era ancora un’epoca in cui questa era l’unica gara che poteva attestarlo. L’Olimpiade era ancora un evento marginale, poco rappresentativo dei valori in campo. Era la prima volta per un nuotatore del centreuropa e fu una specie di miracolo. I due campioni locali, infatti, John Derbyshire e Paul Radmilovic, erano considerati imbattibili, soprattutto a casa loro. Anche il tempo di Halmay sapeva di prodigio. Cinquantanove netto era il record del mondo, dato che il famoso 58.6 di Dick Cavill, il tempo che ne aveva fatto una leggenda, nuotato sempre a Londra tre anni prima, era stato fatto in una gara a handicap. Naturalmente era anche record ASA, un titolo che dava una garanzia ulteriore. Nello spogliatoio Zoltan aveva incontrato Derbyshire e lo aveva visto fumare. "Forse è il fumo che ti ha impedito di esprimere le tue capacità”. Gli aveva detto con gentilezza. L’'inglese aveva risposto con altrettanto fair play: “Non è stata la sigaretta a sconfiggermi, ma un certo Zoltán Halmay”. E l’ungherese aveva allora replicato: “Si, ma sono riuscito a farlo solo battendo il record del mondo”. Questo era l’uomo.
Primo primato mondiale dei cento stile libero
De Halmay non era un neofita. In quell’anno avrebbe vinto anche il titolo austriaco dei 100 metri a Vienna, il 3 dicembre, nuotando 1'05.4/5. La FINA, tre anni dopo, nell’elaborazione ufficiale dei record del mondo, riconobbe quel tempo come “primo primato mondiale della specialità”. Prima del titolo ASA era stato alle Olimpiadi due volte, sempre da protagonista. A Parigi, a 19 anni, aveva esordito con un terzo posto nei 1000 metri (15'16"4) dietro all'inglese John Jarvis (13'40"2) e all'austriaco Otto Wahle (14'53"6) e con l’argento nei 4000, sempre dietro a Jarvis. Nei 200 metri (2'31"4) era stato di nuovo secondo, ma dietro a Fredrick Lane. Così s’era dimostrato il nuotatore più eclettico atleta in acqua. A St. Louis, invece, era stato il più veloce, vincendo 50 e 100 yard stile libero (1’02.8/28.2), davanti a Scott Leary e Charles Daniels. Dopo il titolo ASA sarebbe andato anche ad Atene e a Londra. Alle Olimpiadi intermedie del 1906, sarebbe stato secondo nei 100 metri dietro a Daniels, e primo nella staffetta 4x250 metri insieme a József Ónody, Henrik Hajós e Géza Kiss. A Londra, dove fu atleta e allenatore, nella staffetta arrivò secondo e nei 100 metri, anche, sempre dietro a Daniels, vincitore col record del mondo di 1’05.6, tolto proprio a lui.
Lo squalo ungherese
Da Saint Louis i giornalisti americani lo chiamavano “lo squalo ungherese”. Ma Zoltán Halmay non era proprio ungherese. Era nato a Nagymagasfalu nel 1881, che all’epoca era una città dell'Impero austro-ungarico considerata ungherese, ma che oggi fa parte della Slovacchia. Già da bambino amava il nuoto ma poté praticarlo solo dopo che la famiglia si trasferì a Budapest. La sua prima formazione avvenne nella piscina Breitscher, vicino al ponte Elisabetta, quello che univa Buda a Pest, praticamente nel centro della città. Era un impianto famoso, costruito sulle acque del Danubio. In gran parte era fatto di legno e limitava il fiume per un'area dalle dimensioni di una piscina. I bagni Breitscher erano speciali perché avevano spogliatoi, cabine, armadietti: tutto quello che ci voleva per nuotare. Ma Zoltan non era solo un nuotatore. Remava, giocava a hockey, a pallanuoto, a calcio e correva. Grazie al fisico snello e all’altezza di uno e novanta, primeggiava un po’ in tutto. A nuoto, oltre alle medaglie olimpiche, vantava quattordici titoli nazionali.
Magyar Tempo
Halmay aveva ottenuto i suoi risultati con una tecnica molto innovativa all'epoca. Era stata inventata da un altro grande personaggio dello sport ungherese Ödön Gräfl, velocista più volte campione nazionale dei cento metri, usata anche da Alfred Hajos per le vittorie olimpiche di Atene 1896. Lo stile era noto come “Magyar Tempo” e Halmay l’aveva ulteriormente perfezionato. In sostanza si trattava di una nuotata con recupero a braccia fuori, senza uso delle gambe. Una via di mezzo tra trudgen e crawl, ma molto efficace. Halmay la usò in un periodo in cui si stava affermando il trudgen, ma cominciava anche ad arrivare il crawl. Infatti l’atleta che nuotando a trudgen Halmay a St. Louis, aveva battuto agevolmente, Charles Daniels, dal 1906, quando passò alle sei battute, gli finì sempre davanti. Comprensibilmente anche Halmay tentò di appropriarsi della nuova tecnica, ma non gli fu mai congeniale come la sua nuotata originale.
dopo il nuoto
Halmay aveva iniziato a nuotare a livello agonistico nel 1896 e gareggiò fino al 1910. Dal dieci al diciannove lavorò come giornalista per il Vadász és Versenylap, un giornale sportivo del suo paese. Poi fu capo allenatore della federazione ungherese, fino al 1928. Finito col nuoto fece l’impiegato e il direttore del Monopolio Reale del Tabacco. La sua storia lavorativa finì mentre era invece direttore di una fabbrica di gomma di Budapest. Negli ultimi anni soffrì molto a causa del morbo di Parkinson. In Ungheria, dietro la cortina di ferro, non poteva trovare farmaci adeguati. Così glieli procurò dall’America il suo vecchio avversario Charles Daniels, onorando la fratellanza che lega tra loro i nuotatori per sempre. Morì a Budapest nel 1956 a 75 anni.
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