Trudgen
Nell'immagine a sinistra Jhon Trudgen coi suoi trofei. A destra il suo stile illustrato da Jhon Jarvis, il campione olimpico di Parigi 1900.
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Trudgen
Quando Jhon Trudgen vinse una gara ad handicap da 160 yard nuotando con le mani fuori dall’acqua, il pubblico restò allibito. Era l’undici di Agosto del 1873 nei famosissimi Lambeth Bath, i bagni pubblici di Londra che stavano proprio dietro al numero 156 di Westminster Bridge Road. Erano i bagni dove imperava l’insegnamento di Fredrick Beckwith, il padre padrone del nuoto professionistico, il luogo che avrebbe scelto Captain Webb per preparare la sua impresa, dove avevano nuotato tutti i pionieri del nuoto di sua maestà la regina Vittoria. Per il nuoto era un luogo di culto. Nei mesi estivi potevi farci un bagno in prima classe con due pence e mezzo. In privato, invece, ci volevano sette pence, ma se rinunciavi al fuoco per scaldare l’acqua ne bastavano sei. Trudgen sorprese tutti per la vittoria che nessuno si aspettava (aveva gareggiato con 25 secondi di vantaggio) e per lo stile insolito, né sidestroke, né over, né breastroke.
Mani fuori
Il pubblico di Londra aveva già visto nuotare con le braccia fuori. Era accaduto trent’anni prima, nel 1844, quando s’erano esibiti i pellerossa della tribù degli Ojibbeway, We-nish-ka-wen-bee e Sah-ma, in visita alla National Swimming Society. Ma quella volta il loro stile era stato archiviato come faccenda esotica. Nessuno avrebbe osato riproporlo. Dopo la vittoria di Trudgen, invece, sempre più nuotatori si assoggettarono al cambiamento. Il giornalista sportivo Robert Watson, il principale narratore del nuoto inglese, scrisse su “Swimming Record” di quel nuotatore. “Quest'individuo ha nuotato con entrambe le braccia completamente fuori dall'acqua, un'azione tipica degli indiani. Il suo tempo è stato molto veloce, soprattutto per uno che apparentemente sa poco di nuoto. Se dovesse perfezionarsi nello stile, ci aspettiamo di vederlo… raggiungere una posizione secondaria a nessuno”. Si chiedeva anche “se il mondo del nuoto abbia mai visto una bracciata così peculiare sostenuta per tutta una gara da 160 yard”. Diceva che molti velocisti mantenevano un’azione così intensa, ma poi mollavano per lo sforzo. “Per Trudgen, invece, esiste uno stato di cose totalmente opposto”, “abbiamo un uomo che nuota esteriormente con facilità, anche se girando molto male”. Che sembra“avrebbe potuto percorrere almeno altre 80 yard in più allo stesso ritmo”.
Stile veloce
Il nuovo stile fu subito ribattezzato “trudgen stroke” e considerato lo stile più veloce. Con questo nome avrebbe fatto una carriera lunghissima. Oggi è solo un eco nei cuori dei cultori della pallanuoto, ma nel passato fu uno stile venerato. Nel tempo fu soggetto a molteplici trasformazioni. Inizialmente, però, era fortemente contaminato dal breastroke. Divergeva soltanto per il recupero delle braccia. Infatti si nuotava sul petto, con la gambata a cuneo tipica della rana di allora e con la testa fuori. Il colpo di gambe alternava le due bracciate che tiravano dritto. Era il calcio il pezzo forte. I cambiamenti avvennero nel tempo. Trudgen, in fondo, non aveva fatto altro che dare una versione inglese allo stile degli indiani del Sudamerica, che probabilmente nuotavano in tutt’altro modo. Come il side stroke e l’over, inizialmente fu considerato inadatto alle gare lunghe. Dopo l'avvento del crawl, invece, anch'esso considerato troppo faticoso per le distanze, diventò la tecnica da usare nelle gare dai duecento metri in su. La cosa durò fino a Norman Ross, che con il crawl vinse l’oro nei 400 e 1500 alle Olimpiadi del 1920. Tuttavia, per un pezzo, anche se i nuotatori più forti usavano il crawl, lo stile libero continuò ad essere chiamato "trudgen” o con la variabile “trudgen crawl”.
Jhon Trudgen
John Arthur Trudgen naturalmente era inglese, nato a Poplar, un quartiere dell'East End di Londra, nel 1852. Ad undici anni s’era trasferito coi genitori a Buenos Aires, perché il padre era finito in Argentina dietro al suo lavoro per la Blyth and Co Engineers, un’impresa britannica di ingegneria specializzata in infrastrutture portuali e ferroviarie. Fu durante questo periodo, nuotando con i bambini del posto, che imparò a nuotare a braccia fuori. Quando tornò a casa, nel 1868, usò la sua tecnica, che si dimostrò subito superiore. Dopo il suo exploit del 1873, vinse ancora. Nel 1875, come atleta dell'Alliance Swimming Club, s’aggiudicò il Campionato Inglese delle 100 yard, all'Edgbaston Reservoir, il bacino idrico di Birghignam, nuotando 1 minuto e 16 secondi, dimostrandosi il migliore dei velocisti. Da quel momento lo copiarono in molti. Trudgen sparì presto dalla scena agonistica, perchè si mise a lavorare come montatore e macchinista prima all’isola dei Cani, poi all’arsenale di Woolwich. Proprio a Woolwich morì nel 1902, un po’ dimenticato dal mondo dello sport. Lo stile che portava il suo nome, però, continuò a dettare la sua legge per un altro quarto di secolo.
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